20 novembre 2008

PRIMARIE GIOVANI DEMOCRATICI

PRIMARIE DEI GIOVANI DEMOCRATICI

21 NOVEMBRE 2008


TUTTI I SEGGI
PADOVA dalle 8 alle 23 Sala Caduti Nassiria p.zza Capitaniato
CITTADELLA dalle 8 alle 23 Sede PD via dell'Officina
CAMPOSAMPIERO dalle 8 alle 23 Piazza Castello
PIAZZOLA SUL BRENTA dalle 8 alle 23 Sede Pd via Rolando
VIGONZA dalle 8 alle 21 Sala polivalente Via Paradisi - Peragadalle 21 alle 23 via Cavour di fronte al MOVENBIK
CADONEGHE dalle 8 alle 12 Casa del lavoratore Via Gramsci 43dalle 12 alle 15 Piazza del Sindacatodalle 15 alle 18 Piazza Bonaventuradalle 18 alle 23 Casa del Lavoratore Via Gramsci 43 PONTE SAN NICOLO’ dalle 8 alle 23 Biblioteca Comunale Via Aldo Moro
MESTRINO dalle 8 alle 23 Casa delle Associazioni - stanza 12, vicino municipio
TEOLO dalle 8 alle 23 Sala Muccioli vicino al Municipio - Bresseo di Teolo
ABANO TERME dalle 8 alle 23 Sala Polivalente vicino CRC Via Donati 2
ALBIGNASEGO dalle 8 alle 23 Sala ex anagrafe Via Roma
PIOVE DI SACCO dalle 8 alle 23 Sala della Musica Via ortazzi 9
CONSELVE dalle 8 alle 23 Piazza XX settembre
MONSELICE Sede PDdalle 8 alle 11.45 piazza san marcodalle 11.45 alle 13.45 in p.zza mazzini x le scuoledalle 14 alle 23 in piazza san marco
ESTEdalle 8 alle 23 sala Polivalente - vicolo Mezzaluna
MONTAGNANA dalle 8 alle 23 presso l'osteria Due Draghi
STANGHELLAdalle 9 alle 23 Atrio del Museo Civico ex Municipio

PENSIAMO AGLI STAGNI NON AGLI OCEANI

Questa mattina navigando nel web, mi sono imbattuto in questo sito http://firmiamo.it/giulemanidallappiani

e incuriosito, mi sono documentato sulla questione.

In sostanza è stata avviata una raccolta firme per sostenere la non-demolizione dello stadio Appiani, impianto in cui trascorse gran parte della vita sportiva il Calcio Padova.

Per capirne di più sono andato nel sito del comune per trovare la delibera della Giunta che autorizzava questo procedimento ma ahimè per mancanza di tempo non l'ho trovata, ma ho torvato il progetto a cui quella delibera fa riferimento: un progetto di riqualificazione dell'area dietro l'ex foro boario. Per info: http://percorsi2.comune.padova.it/Percorsi%5CDelibereEsecutivePadova.nsf/DelibereGiuntaEsecutive?SearchView&Query=(%5BOggetto%5D=appiani)

Dunque ho fatto un pò di mente locale, e ho pensato a quanto opportuno fosse intraprendere una raccolta firme per impedire la demolizione di uno stadio in cui il Calcio Padova non gioca più da anni; è da circa 14 anni che il Calcio Padova gioca regolarmente nel nuovo impianto "Euganeo" costruito per lo storico ritorno in serie A della squadra patavina.

Sul sito promotore della petizione si fa riferimento alla memoria storica, "[...]abbattere vuol dire cancellare la memoria. E chi non ha memoria, inevitabilmente non ha futuro ed è destinato a crollare."

Si chiede inoltre di riutilizzare lo stadio per le squadre giovanili padovane, in modo da non dover abbattere la struttura.

Ma a pensarci bene, che senso ha tenere uno stadio vuoto? Perchè occupare migliaia di metri quadrati di terreno per niente? E perche tenere uno stadio per le squadre giovanili quando cmq l'affluenza di pubblico è evidentemente inferiore alla capienza dello stadio?Mi sembra sproporzionato come investimento.

Al che ho fatto mente locale su tutti gli altri disagi che i cittadini padovani possono avere e ho pensato che al di là dell'attaccamento ad uno stadio, sarebbe più utile riqualificare quella zona in maniera che venga fruita abitualmente dai cittadini, per esempio allargando il parcheggio dell'ex foro boario, oppure creando una serie di servizi diversi, che ovviamente lascio ai progettisti pensare; l'importante è che la zona venga vissuta non abbandonata come ora.

Inoltre un'altra considerazione che mi è balenata in testa è stata quella di vedere come venga chiamata in causa la memoria storica: la memoria storica è senza dubbio un valore, ma è un valore se viene riconosciuto da tutti, e a mio modesto parere, il calcio, soprattutto quello attuale, è ben lontano da essere riconosciuto come portatore di valori fondamentali, come quello della memoria storica.

E a dirla tutta, come esiste una grande quantità di persone che lo adora, ne esiste anche una grande quantità a cui il calcio è indifferente, e dunque non si può portare avanti un interesse di una parte, ma dobbiamo difendere e valorizzare un interesse collettivo.

E con questo vi saluto.

un bacio

Ale

15 novembre 2008

RIPENSIAMO IL FUTURO


Venerdì 14 novembre, ore 8.30. Come altre migliaia di studenti e ricercatori, oggi, faccio il mio ingesso alla Sapienza, occupata da mesi. Lo scenario è fantastico. Un mare di persone: chi ancora disteso dentro il sacco a pelo dalla notte prima, chi già a sorseggiare una birra fresca, chi preoccupato per l'esito finale di una manifestazione nazionale che, poche ore dopo, invaderà per l'ennesima volta in un mese le strade della capitale.
Diverse le facoltà occupate, tra cui Fisica, Lettere e Filosofia, Scienze politiche. Ovunque sono allestite conferenze, dibattiti, spazi auto-gestiti per riflettere su cosa sta accadendo nel paese.
Si sa, gli studenti sono la cartina al tornasole della situazione sociale dell'intero paese , da sempre.
Ma cosa succede in realtà? Perché da settimane si manifesta contro un decreto legge? Cos'hanno in mente gli studenti? Perché è proprio di questo che la gente deve avere un'idea chiara.
Dopo una giornata in corteo per le vie della capitale un'idea personalmente riesco a farmela. Questa generazione ha realizzato che per loro, decreto legge o meno, un futuro sereno non ci sarà: la crisi economica ha intaccato anche le ultime speranze di chi da grande voleva fare l'insegnante o il ricercatore. Ora tutti questi sogni non ci sono più. Le famiglie non sono più in grado di garantire ai propri figli un futuro che, fino a pochi anni fa, erano in grado di assicurare e questo, gli studenti, l'hanno capito. La classe politica evidentemente no.

Camminando per le vie di Roma cantando a squarcia-gola slogan e canzoni si leva un'energia che molti credevano esser svanita per sempre. Quest'energia è l'essenza necessaria per un cambiamento di cui l'Italia intera ha bisogno.
La crisi economica deve ancora calare come una scure sulle imprese. Solo alcune aziende del Nord cominciano già a risentire degli effetti negativi della crisi globale: miglia di cassa-integrati, centenaia di posti di lavoro perduti, famiglie che non sanno come faranno a pagare il mutuo.
È lo schema di sempre che anche questa volta, molto probabilmente, si realizzerà. Prima le agitazioni studentesche, poi quelle sindacali, infine due ipotesi: o una grande stagione di riforme o una grande repressione.
La prima ipotesi la si vede sfumare ogni giorno quando si sente parlare un esponente del governo. Il centrodestra italiano non è in grado ora come ora (ma lo è mai stato?) di affrontare con saggezza e intelligenza la crisi alle porte, piuttosto preferisce l'uso della forza, che sia il manganello (come a Genova nel 2001, ancora una ferita aperta) o sia la politica autoritaria dai toni forti, che sia la divisione dei sindacati o l'uso delle minacce.
Questa Onda di cui si parla poco e male da settimane, non è altro che la presa di coscienza di migliaia di studenti , politicizzati o meno, che per loro il futuro riserverà più delusioni e amarezze che altro. Per questo si continua a manifestare, per questo non ci si vuole arrendere.

L'università italiana, altro settore delicato e mal sopportato dall'opinione pubblica (come dipendenti pubblici, piloti ed immigrati del resto) viene strumentalmente utilizzata dal governo per fare cassa. Non c'è nessuna volontà di rinnovamento ne alcuna intenzione di avviare un progetto di riforma. La sola volontà è quella di fare cassa e zittire per sempre una parte d'Italia che conserva ancora una testa ed una voce critica nei confronti della classe dirigente.
Forse è l'unica ad esser rimasta tale.
Questa protesta che parte dall'università è solo la punta dell'iceberg di un paese immobile, che non funziona più per colpa di caste parassitarie, classi dirigenti inefficienti o corrotte. C'è una volontà di cambiare le cose che è generale, estesa a tanti settori: dalla giustizia all'informazione, dalla classe operaia ai valori che non ci sono più. Questa volontà trova però un muro di fronte, che consiste nel non disporre di strumenti per cambiare le cose, nè dei necessari appoggi politici - solo l'Italia dei Valori ed una parte del PD - ed è per questo motivo che esplode l'onda anomala. Si tratta esclusivamente di una presa di coscienza.
Gli studenti l'hanno capito: o si cambia ora o sarà troppo tardi!


Mac

13 novembre 2008

UNA FOTOGRAFIA RACCAPRICCIANTE DELL'ITALIA ATTUALE



Al di là di qualsiasi presa di posizione politica, è inquitante come Di Pietro tratteggi la nostra attuale situazione (economica, politica, sociale) e tutti facciamo finta di non rendercene conto.

08 novembre 2008

CINEFORUM

Segnaliamo alla vostra attenzione che domenica 9 novembre 2008,
presso il centro sociale e culturale di Mandria, (via romana aponense, davanti centro commerciale il Borgo) alle ore 21:15
sarà proiettato il film GOMORRA tratto dal libro denuncia di Roberto Saviano.

Vi aspettiamo numerosi.

01 novembre 2008

5 MINUTI PER INFORMARSI SULLA RIFORMA DELL'UNIVERSITA'

L'università con studenti,ricercatori,docenti e rettori protestano UNITI contro questo decreto(DL112), diventato successivamente legge 133.

Qui il riassunto del decreto in delle schematiche diapositive:

http://www.scienzemfn.unile.it/docs/varie/DL112.pdf

Versione completa : http://www.parlamento.it/parlam/leggi/08133l.htm il decreto è stato fatto dai ministri Tremonti e Brunetta! su questo protesta l'università, non come fanno sapere i media contro il decreto Gelmini. Quello è il DL 137 che riguarda la scuola elementare/media.

La verità sugli scontri di Roma:
Video testimonianze: http://it.youtube.com/watch?v=NYfdPdV66f0
video dello scontro : http://it.youtube.com/watch?v=qmKZkCQTwW0
AltreFoto: http://www.flickr.com/photos/8543227@N08/2988534803/in/set-72157608537301783/

Ogni commento è superfluo.

Anche qui i media hanno e continuano a mettere a tacere la verità!!!! questo è quello che diceva qualche giorno prima Cossiga http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/081023/jmsra.tif
[se non si apre lo trovate qui http://alessandrotauro.blogspot.com/2008/10/made-in-italy.html] Sconvolgente con il senno di poi.

Ecco il sito degli studenti di tutta Italia con le informazioni sulle prossima mobilitazioni e manifestazioni http://www.uniriot.org/index.php FATELA GIRARE!