19 marzo 2008

VENERDI 21 MARZO!!! ore 18:00

Ricordiamo e invitiamo tutti alla prossima serata di PAROLA ALLA COSTITUZIONE!
La serata sarà la seguente:

VENERDI’ 21 MARZO ORE 18.00
articoli 7 E 8 - LAICITÀ DELLO STATO TRA FEDE E RAGIONE
Alessandro Zan – Consigliere comunale Pres. Regionale Arcigay
Federica Di Lascio - presidente F.U.C.I
Stefano Bonomo - Avvocato
Prof. Silvio Lanaro – Ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Padova
PRESSO LA FORNACE CAROTTA!!!
ZONA SACRA FAMIGLIA PADOVA
VIA SIRACUSA 61


E se volete stemperare la tensione in attesa di Venerdì, eccovi un bel giochetto per passare il tempo!!

16 marzo 2008

ANNIVERSARIO DI VIA FANI


Nell'anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell'uccisione degli uomini della sua scorta tante parole si sono dette e tante si sono sprecate. Ovvimente nessuno ha provato a fare chiarezza su uno dei tanti misteri italiani.
Propongo per uscire dalle commemorazioni tradizionali di cambiare punto di vista e riporto un passo del libro di Anna Laura Braghetti e Paola Tavella: "Il prigioniero."
"Mario entrò da Moro e gli disse che ogni speranza era perduta. Lui scrisse a sua moglie un’ultima, atroce lettera, che io ho letto solo dieci anni dopo. Fu recapitata immediatamente. Il giorno dopo era domenica. Come sempre, gli registrammo la messa.
Da giorni non dormivo più e mi sentivo incapace di fare qualunque cosa, anche i gesti più semplici. Aspettai di trovarmi sola con Mario. Eravamo in salotto, in piedi, lui trafficava con un filo del giradischi senza combinare niente. Gli dissi: “Mario, non possiamo aspettare ancora un po’?”. Lui non si voltò. Lentamente, con pazienza, prese a espormi le ragioni per cui uccidere il prigioniero era diventato inevitabile. Doveva aver ripetuto quel discorso molte volte in quei giorni. L’esecutivo aveva preso la sua decisione, mi disse, tutta l’organizzazione era compatta. Se non avessimo ucciso l’ostaggio avremmo ammesso che lo Stato era invincibile, la lotta armata inutile o impossibile. Non parlò a lungo, ma abbastanza perché capissi che non c’era niente da fare. Nonostante questo, riprovai. Dissi che la detenzione di Moro era stata lunga e crudele, anche per le modalità del sequestro. Che il carcere subito dall’ostaggio era- di per sé una condanna dura, una condanna sufficiente. Aggiunsi che secondo me, se lo avessimo lasciato andare, Moro non sarebbe tornato a mai più quello di prima, sarebbe stato anzi il vero nemico della Dc. Mario rispose solo: “No”.
Per Moretti quella fu una decisione difficile proprio sul piano personale.
Parlai anche con Prospero. Lui fu tenero con me, ma altrettanto irremovibi1e Ancora non avevo idea, mi consolò, di quanto potessero essere alti i prezzi per chi faceva la nostra scelta. I sentimenti umani, come la compassione, talvolta erano uno di quei prezzi, che andava pagato. Era la mia prima volta, tutto qui. Per questo soffrivo. Compresi che le mie argomentazioni non avevano nessun peso, non contavano niente di fronte alla logica delle Br. Non ero in grado, allora, di sostenere politicamente la mia Posizione. Di mostrare quanto fossero speculari, simili in modo perfino impressionante, la rigidità dello Stato e la nostra. Noi avremmo voluto fare uno scarto, metterci in un’altra posizione, essere un’alternativa nei fatti, fin da subito, alla scelta del Palazzo. Dovevamo essere un’altra Politica, se volevamo un’altra società. Potevamo metterci su un altro piano, dimostrare che eravamo migliori e non imitare l’incapacità di recedere della Dc, del Pci e del governo. I rivoluzionari avrei dovuto dire, hanno i compito di essere più lungimiranti. Ma non avevo esperienza sufficiente né, del resto, non ho mai avuto un gran talento politico, nonostante per l’ideologia abbia sprecato la mia vita e quella di altri."

06 marzo 2008

PAROLA ALLA COSTITUZIONE!

Questa mattina all'interno della storica Sala Verde del Caffè Pedrocchi è stato presentato alla stampa il ciclo di serate sulla Costituzione.

Rinnoviamo l'invito per domani sera :

7 Marzo Ore 21:00
Art. 4 : LAVORO che cambia, tra flessibilità e precariato

Prof. Carlo Cester – ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università di Padova
Andrea Castagna – segretario generale CGIL PADOVA
Andrea Causin – Consigliere regionale e autore del libro: “Lavoro, libertà e identità”

04 marzo 2008

BUON 60° ANNIVERSARIO COSTITUZIONE

In Occasione del 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, Laboratorio ’48 e StudentiPer, in collaborazione con il Centro Sociale e Culturale “Armistizio” e il contributo del Consiglio di Quartiere 5 Sud-Ovest organizzano “PAROLA ALLA COSTITUZIONE”: una serie di incontri per affrontare e approfondire alcuni tra i principali articolo della nostra Carta Costituzionale che sono oggi motivo di discussione nel nostro paese.
L’iniziativa nasce dalla necessità di difendere quei principi cardini ripetutamente mesi in discussione, riconsegnarne il valore che meritano e riconoscerne l’ attualità che li rende di fatto adattabili alle problematiche che la nostra democrazia affonda quotidianamente.
“Parola alla Costituzione” è strutturato in un ciclo di quattro serate, ad ingresso gratuito che si svolgeranno presso i locali dell’Auditorium “ex Fornace Carotta” di via Siracusa, 61 (zona Sacra Famiglia).
Ecco nel dettaglio le quattro serate:

7 Marzo Ore 21:00
Art. 4 : LAVORO che cambia, tra flessibilità e precariato

Prof. Carlo Cester – ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università di Padova
Andrea Castagna – segretario generale CGIL PADOVA
Andrea Causin – Consigliere regionale e autore del libro: “Lavoro, libertà e identità”

21 Marzo Ore 18:00
Artt. 7 e 8 : LAICITÁ DELLO STATO tra fede e ragione

Prof. Silvio Lanaro – ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Padova
Alessandro Zan – consigliere comunale, presidente regionale Arcigay
Stefano Bonomo – avvocato
On. Naccarato Alessandro: Deputato alla Camera
Federica Di Lascio - presidente F.U.C.I. federazione universitaria cattolici italiani


4 Aprile Ore 21:00
Artt. 15 e 21 : INFORMAZIONE: liberi di conoscere per scegliere in libertà

On. Giuseppe Giulietti – Deputato e fondatore di “Articolo 21”
Loris Mazzetti – curatore de “Il Fatto di Enzo Biagi” , autore de “Il libro nero della RAI”
Francesco “Pancho” Pardi – giornalista e portavoce di Liberacittadinanza

Farà tappa a Padova per l’occasione la “Carovana della Costituzione”.

18 Aprile Ore 21:00
Art 11 : L’Italia ripudia la GUERRA… e la finanzia …

Maso Notarianni: Direttore di “Peace Reporter”
Lorenza Carlassare – prof.ssa emerita di Diritto Costituzionale presso l’Università di Padova
Carlo Garbagnati: Vice presidente di Emergency
Don Albino Bizzotto – Beati i Costruttori di Pace
Paolo Fontana – Portavoce di Amnesty International

01 marzo 2008

PRECARI


Non è affatto vero che i partiti se ne infischiano del precariato.
Contrariamente a quello che si pensa, la questione è al centro delle riflessioni dei leader politici. Il Cavaliere Berlusconi, per esempio, in queste ore è alle prese con il problema dei precari. Quelli del Popolo della Libertà, si capisce, ovvero i deputati e i senatori dei partitini che si sono sciolti ("anzi no", ndr) nel partitone: i post- democristiani di Rotondi, i pensionati di Fatuzzo, i Repubblicani di Nucara, i neo fascisti della Mussolini, gli ex radicali di Della Vedova, gli ex UdC di Giovanardi, i proto-diniani di Dini, più i vetero-martelliani di Mastella e i neo-dc di Pizza, per non parlare degli Italiani nel Mondo incarnati da De Gregorio.
Decine e decine di padri di famiglia che non sanno ancora se conserveranno il posto in Parlamento o se dovranno andare incontro alla drammatica ealtà che li aspetta là fuori: il lavoro.

Sebastiano Messina, da "La Repubblica" del 29 Febbraio 2008