24 dicembre 2007

BUONE FESTE da Laboratorio'48

Durante la sua attività, Laboratorio'48 ha raccolto dei fondi che vengono destinati per l'aiuto della popolazione Etiope, grazie al lavoro costante dell'associazione Nuova Famiglia-Addis Beteseb e alla collaborazione della polisportiva Nova Sper di Monterosso e al gruppo sportivo di Monteortone.
In questi ultimi mesi della nostra attività abbiamo potuto dare un nuovo contributo di 250 euro, 45 dei quali raccolti grazie all'iniziativa sviluppata con laRete su Enzo Biagi.
A questi soldi devono essere sommati i cento euro da noi donati nel dicembre scorso e i trecento donati a giugno.
Qui sotto trovate uno slideshow sul lavoro che viene svolto in Africa anche grazie al vostro sostegno.
Vi ringraziamo sentitamente per la vostra collaborazione e speriamo che la consapevolezza di un simile gesto, possa essere un sentito regalo per tutti voi.
Auguri e buone feste,
Laboratorio'48

22 dicembre 2007

APPELLO A RITA BORSELLINO

Come già in altre occasioni pubblibichiamo un post tratto dal blog di Benny Calasanzio, forse questa è davvero l'ultima speranza per la legalità nel nostro Paese. Questa ultima chance per un Italia diversa ha bisogno del sostegno di tutti noi.

Quello di oggi è un appello. Una richiesta di aiuto che spero otterrà un ampio numero di sottoscrizioni. E’ da un anno e mezzo che scrivo ai partiti, che parlo con i segretari, con i ministri della repubblica. Ho cercato, nel mio piccolo, di spingerli a fare pulizia, a dare la possibilità a tutta quella gente particolarmente sensibile alle tematiche della legalità di sentirsi rappresentata, di partecipare attivamente alla vita socio-politica della Sicilia. La situazione, sin dall’inizio, non era rosea. Adesso è nera come la pece. Pochi giorni fa abbiamo avuto la conferma che anche il nuovo Pd continuerà nel solco delle altra formazioni politiche: “Tutti con noi, anche i collusi, purchè portiate voti”. La speranza che era l’ultima a morire, si è suicidata. La richiesta di oggi viene da un baratro, dall’ultimo stadio. E va nella direzione dell’unica persona che oggi può ridare fiducia ad una regione rassegnata, che si è abituata ai processi ai suoi politici, alle indagini giudiziarie. In questi giorni ho pensato tanto a questo, se fosse il caso, se fosse fattibile. Ma ho bisogno di un punto di riferimento, ho bisogno di un istituzione accanto. Perché allontanarci noi dalla politica anziché scacciare tutti quelli che la insudiciano? Io chiedo, da questo blog, che Rita Borsellino prenda in mano la situazione. Indipendentemente dalla sentenza del processo a Don Cuffaro, indipendentemente dalle elezioni. Rita Borsellino è l’unica che può rappresentare quello che da anni chiediamo da questo piccolo porto della speranza: pulizia, onestà, coraggio. Una donna che da 15 anni non si ferma un attimo. Io mi fido solo di lei. Torni in campo senza aspettare investiture degli altri partiti che ragionevolmente la ostacoleranno. La gente è con lei. Non dico di fondare un partito dall’oggi al domani (quello può farlo solo papa Berlusconi) ma di farsi vertice e propulsore di un movimento politico che attiri tutta la gente delusa, schifata. Ha già fondato il movimento "Un’altra storia". Un movimento figlio della bellissima esperienza delle elezioni regionali, di quella campagna elettorale senza precedenti. Cominciamo con l’avvicinarci a quello. E convinciamo Rita Borsellino che forse la Sicilia è matura per sceglierla. Signori, vi chiedo di riflettere e parlarne tra di voi, scrivermi, incontrarci. Non so se condividete questa richiesta, ma se lo fate, fatevi sentire. E’ un qualcosa che nasce dalla rabbia di non poter neanche andare a votare, di perdere un diritto, di non poter impegnarsi politicamente. Perché se oggi lo fai, rischi di girarti e di trovarti accanto Cuffaro, Crisafulli, Mercadante, Campanella e altri galantuomini. Abbandoniamo gli schieramenti. Ma cosa vuol dire centrodestra e centrosinistra se la prima in Sicilia è rappresentata da un probabile favoreggiatore della mafia e la seconda ha eletto alla camera uno che parlava di affari con un mafioso? Io ai miei diritti non ci rinuncio. E chiedo a Rita Borsellino di farsi portabandiera, ancora una volta, di questa richiesta, di questo bisogno fisiologico. Siamo stati sconfitti alle elezioni regionali, ma abbiamo conquistato il 41,63% dei consensi contro il 53,08% dell’alfiere dei probabili collusi. Ma qualcuno dimentica che cinque anni prima Cuffaro aveva vinto con il 59,1% e il centrosinistra si era fermato al 36,6%. Cara Rita, io per te ho preso un treno per 24 ore, sono partito da Padova solo ed unicamente per sceglierti, per dimostrarti non la fedeltà ad un segretario di partito, ma l’affetto ad una donna che mi ha accompagnato nel percorso della lotta alla criminalità come un faro. Più di mille persone con me su quel treno con un sogno, quello di cambiare la Sicilia partendo dal vertice politico. Di farla ripartire questa benedetta primavera siciliana, di farlo esplodere nell'aria il profumo della libertà di cui parlava Paolo. Adesso sono io che ti chiedo un sacrificio. Vai avanti senza pensare, io ci sarò, e qualcosa mi dice che non sarò l’unico.
P.S. Fate girare questo post, mettetelo sul vostro blog, fatelo vostro, modificatelo, fate quello che volete ma se ci credete fatevi sentire e non demandiamo ad altri un impegno che dobbiamo prenderci in prima persona.

21 dicembre 2007

L'Italietta s'è desta.

Ci saranno ancora magistrati disponibili a indagare sui potenti, sui ricchi e sui politici? Io credo che saranno davvero pochi. Negli anni passati, da destra e da sinistra, la magistratura più coraggiosa e competente è stata mazzolata a dovere. Il caso Forleo è emblematico.

Il procuratore generale della Cassazione Mario Delli Priscoli, vuole metterla in castigo non per le tante balle che hanno raccontato i giornali e le tv: esposizione mediatica, lacrime, rifiuto della scorta, pressioni subite e raccontate da altri magistrati i quali da veri cuor di leone hanno subito smentito. No, al Procuratore generale di tutto questo non frega niente.La Forleo deve essere punita per l'ordinanza con la quale chiama in causa il gota dei Ds, defunto ma rimpiazzato dal partito democratico, sempre vivi e vegeti. In particolare D'Alema e Latorre, più dalemiano di D'Alema. Giuristi di rango hanno spiegato che la legge Boato era una schifezza. Non importa, quel giudice ha esorbitato ed è andata oltre il si dice ma non si fa, tipico di questa Repubblica delle banane. Il più grande processualista italiano, Franco Cordero, ha scritto che Forleo non poteva fare diversamente. E chi se ne frega. Ma come si permette un giudice, donna per di più, di dire che D'Alema e Latorre hanno partecipato attivamente al progetto della scalata Unipol di Consorte? L'avvocato della Forleo spiegherà al Procuratore generale che le intercettazioni telefoniche sono chiare e che i due erano parte attivissima e non solo spettatori e tifosi e che hanno ricevuto informazioni riservate che costituiscono reati. Ma, Lui, il Procuratore Generale farà finta di non capire, dirà che Cordero non fa testo,che la legge è si uguale per tutti ma, come nella Fattoria degli animali di Orwell, alcuni sono sempre più uguali degli altri. Molti, ingenuamente, pensavano che estromesso Berlusconi dal governo sarebbe cambiato tutto e che i magistrati avrebbero potuto fare tranquillamente il loro lavoro. I fatti, ampiamente previsti, peraltro, dimostrano che così non è. Nella Repubblica delle banane solo i grulli possono continuare a pensare che i magistrati sono autonomi e che la legge è uguale per tutti. D'altronde, di fronte alla cronaca nera e al gossip che invade i tg, queste non sono altro che Bazzecole. Senza giudici come Forleo, Ricucci sarebbe oggi il padrone del Corriere; Gnutti avrebbe comprato e venduto la Fiat come ha fatto con Telecom e avrebbe licenziato Marchionne. Fiorani avrebbe dato direttive e consigli al governatore Fazio rimasto al suo posto. L'italietta si ridesta e chi rompe il giocattolo deve pagare .


di Elio Veltri - Megachip

17 dicembre 2007

FINANZIARIA, ARMI, POLITICA...CHE VERGOGNA!

"Rimango esterrefatto che la Sinistra Radicale (la cosiddetta Cosa Rossa) abbia votato, il 12 novembre, con il Pd e tutta la destra, per finanziare i CPT, le missioni militari e il riarmo del nostro paese.
Questo nel silenzio generale di tutta la stampa e i media. Ma anche nel quasi totale silenzio del “mondo della pace “. Ero venuto a conoscenza di tutto questo poche ore prima del voto. Ho lanciato subito un appello in internet: era già troppo tardi. La “frittata“ era già fatta. Ne sono rimasto talmente male, da non avere neanche voglia di riprendere la penna. Oggi sento che devo esternare la mia delusione, la mia rabbia. Delusione profonda verso la Sinistra Radicale che in piazza chiede la chiusura dei “lager per gli immigrati”, parla contro le guerre e l'imperialismo e poi vota con la destra per rifinanziarli. E sono fior di quattrini! Non ne troviamo per la scuola, per i servizi sociali, ma per le armi SI'! E tanti!! Infatti la Difesa per il 2008 avrà a disposizione 23,5 miliardi di euro: un aumento di risorse dell'11 rispetto alla finanziaria del 2007, che già aveva aumentato il bilancio militare del 13%. Il governo Prodi in due anni ha già aumentato le spese militari del 24%!! Ancora più grave per me è il fatto dei soldi investiti in armi pesanti. Due esempi sono gli F35 e le fregate FREMM. Gli F35 (i cosiddetti Joint Strike Fighter) sono i nuovi aerei da combattimento (costano circa 110 milioni di Euro cadauno). Il sottosegretario alla Difesa Forcieri ne aveva sottoscritto, a Washington, lo scorso febbraio, il protocollo di intesa. In Senato, alcuni (solo 33) hanno votato a favore dell' emendamento Turigliatto contro il finanziamento degli Eurofighters, ma subito dopo hanno tutti votato a favore dell' articolo 31 che prevede anche il finanziamento ai satelliti spia militari e le fregate da combattimento FREMM. Per gli Eurofighters sono stati stanziati 318 milioni di Euro per il 2008, 468 per il 2009, 918 milioni per il 2010, 1.100 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012! Altrettanto è avvenuto per le fregate FREMM e per i satelliti spia. E' grave che la Sinistra, anche la Radicale, abbia votato massicciamente per tutto questo, con la sola eccezione di Turigliatto e Rossi, e altri due astenuti o favorevoli. Purtroppo il voto non è stato registrato nominativamente! Noi vogliamo sapere come ogni senatore vota ! Trovo gravissimo il silenzio della stampa su tutto questo: una stampa sempre più appiattita! Ma ancora più grave è il nostro silenzio: il mondo della pace che dorme sonni tranquilli. E' questo silenzio assordante che mi fa male. Dobbiamo reagire, protestare, urlare! Il nostro silenzio, il silenzio del movimento per la pace significa la morte di milioni di persone e dello stesso pianeta. La nostra è follia collettiva, pazzia eretta a Sistema. E' il trionfo di ”O' Sistema”. Dobbiamo riunire i nostri fili per legare il Gigante, l'Impero del denaro. Come cittadini attivi non violenti dobbiamo formare la nuova rete per dire No a questo Sistema di Morte e un Sì perché vinca la Vita."

Alex Zanotelli

11 dicembre 2007

MANIFESTAZIONE EUROPEA CONTRO LA BASE U.S.A. "DAL MOLIN"


Lo scorso 17 febbraio (c’eravamo anche noi!!), il COMITATO DAL MOLIN ha dimostrato quanto grande è il movimento che vuol battersi contro la guerra e la militarizzazione del territorio, per la difesa della terra e la costruzione di nuove pratiche di democrazia; ma Vicenza, da sola, è insufficiente a sostenere questa lotta che, pure, accomuna gran parte della popolazione locale: Vicenza è solo un villaggio nella grande comunità che crede in un altro mondo possibile. Abbiamo bisogno, ancora una volta, della vostra condivisione, della vostra partecipazione, della vostra solidarietà.
A dicembre,è stata convocata una tre giorni europea di confronto, contaminazione, approfondimento. - “vogliamo allargare i nostri orizzonti, conoscere nuove comunità, condividere altre lotte. Ma vogliamo, anche, dimostrare che la vicenda del Dal Molin è ancora aperta: per questo il 15 dicembre un grande corteo attraverserà le strade della nostra città. Abbiamo sempre detto che se si sogna da soli è solo un sogno, se si sogna insieme è la realtà che comincia. Vi chiediamo di condividere il nostro sogno, ancora una volta, perché una terra senza basi di guerra possa diventare realtà.”-

Se non ora, quando? Vicenza chiama, ancora una volta: e noi siamo sicuri che risponderanno in tanti. Perché Vicenza vive già al di fuori dei suoi confini.

Laboratorio ’48 torna a Vicenza, 10 mesi dopo, per continuare ad esprimere la propria solidarietà al “comitato Dal Molin” ed alla città intera.
Chi volesse partecipare con noi alla manifestazione ci contatti al nostro indirizzo laboratorio48@gmail.com
La partenza è prevista per le ore 12:00 per raggiungere il concentramento della manifestazione fissato per le 14:00 davanti al piazzale della stazione di Vicenza.

Ci si recherà a Vicenza autonomamente, non sono previste dunque pulmann o corriere.

10 dicembre 2007

INCONTRO CON L'AUTORE

Alexandre Uwambajimana
presenta il suo libro:

“HO ATTRAVERSATO LA NOTTE”

“Ho visto assassinare alcuni dei miei parenti, fratelli, amici e conoscenti. Anche chi non ha perso nessuno dei suoi cari, ma ha vissuto queste atrocità porterà, per il resto della vita, un segno indelebile. Sfido chiunque affermi di sentirsi in pace, dopo essere scampato ai machete e aver assistito alla macellazione dei vicini. Non posso poi non dirvi che il Ruanda, la terra che mi ha cresciuto, prima della guerra era un'altra cosa, un Paese che non smetterò di amare, di cantare e di raccontare".

VENERDÌ 14 DICEMBRE 2007 ORE 21:00

PRESSO IL CENTRO SOCIALE CULTURALE “ARMISTIZIO” VIA ROMANA APONENSE 125 (DI FRONTE CENTRO COMMERCIALE “IL BORGO”)
La serata sarà una valida occasione per riflettere su uno dei più grandi massacri perpetrati nella storia del XX secolo: dal 6 aprile alla metà di luglio del 1994, circa 100 giorni, vennero massacrate sistematicamente (a colpi di armi da fuoco, machete e bastoni chiodati) una quantità di persone stimata da 800.000 e 1.071.000. Le vittime furono in massima parte di etnia Tutsi; i Tutsi erano una minoranza rispetto agli Hutu, gruppo etnico maggioritario a cui facevano capo i due gruppi paramilitari principalmente responsabili dell'eccidio.
La presenza in sala dell'autore permetterà di avere una testimonianza diretta sui fatti troppo spesso taciuti o minimizzati dai mass media. Capire cosa davvero significa la guerra serve a non dare per scontata la pace.

05 dicembre 2007

STATO A ROVESCIO

Navigando in rete mi sono imbattutto in un bellissimo esempio di condivisione della conoscenza, del sapere, senza intermediari o censure varie. Lo scrittore Nicola Andrucci ha messo un line il suo libro inchiesta sul Processo a Marcello Dell’Utri per “Concorso esterno in associazione mafiosa”. La sua amicizia e gli affari con Silvio Berlusconi.

Riporto dalla sua pagina web :

Il Processo Palermitano a carico di Marcello Dell’Utri è stato un punto di svolta nella scena politica degli ultimi anni. Per la prima volta un alto esponente politico è stato riconosciuto colpevole di”concorso esterno in associazione mafiosa”.In un Paese normale ciò avrebbe suscitato forte indignazione e reazioni politiche univoche, invece in tanti si sono mossi a difesa di un politico che, con Sentenza di un Tribunale Italiano, è stato riconosciuto colpevole di un reato gravissimo.Il procedimento dovrà ancora vedere successivi gradi di giudizio (e quindi, ai sensi della Costituzione Italiana, si ha la presunzione di innocenza fino a quando non ci sarà sentenza definitiva), e molto probabilmente si arriverà fino in Cassazione, poiché Dell’Utri non è un politico “normale”, ma il co-fondatore, assieme a Silvio Berlusconi, del movimento politico Forza Italia; un uomo vicino al Cavaliere da tantissimi anni.Effettivamente l’Italia è un Paese strano, lo disse a suo tempo persino Fedele Confalonieri, uno dei più stretti collaboratori di Silvio Berlusconi, il quale proferì queste parole, riferendosi alla discesa in campo di Berlusconi:“L’Italia non è un paese normale. Anche un caso anomalo come Berlusconi va compreso nel contesto del Paese. Non ha fatto niente di più grave di un qualsiasi uomo d’affari italiano”.Questo non è un testo di ipotesi, teoremi, illazioni. questo è un testo di fatti, realmente accaduti e documentati. Vengono qui narrati accadimenti, eventi certi, senza lasciare spazio a supposizioni o incertezze.Il Processo a Marcello Dell’Utri, Senatore di Forza Italia, per “Concorso esterno in associazione mafiosa”. La sua amicizia e gli affari con Silvio Berlusconi.Una storia iniziata negli anni Settanta e giunta fino ai giorni nostri.
All'interno del libro è presente un articolo di Marco Travaglio che il giornalista mi ha cordialmente concesso.

PER SCARICARE IL LIBRO

http://lineagoticafight.blogspot.com/2007/10/il-processo-marcello-dellutri-per.html