24 marzo 2009

RESISTENZA ORA E SUBITO!!!



Pubblichiamo la lettera con cui Gioacchino Genchi comunica ai lettori del suo blog come procede l'ultimo dei troppo frequenti attacchi contro un uomo di legge.
Questa sembra esser la fine che si prospetta per tutti coloro che hanno "osato" indagare troppo in alto.


Cari amici, poco fa mi è stata notificata la sospensione dal servizio dlla Polizia di Stato. Col provvedimento di sospensione dal servizio mi sono stati ritirati il tesserino, la pistola e le manette. Il provvedimento è fondato sulla mia replica al giornalista Gianluigi Nuzzi di Panorama, che mi aveva dato del bugiardo su facebook. Il mio amico Marco Bertelli ha ripreso la chat, pubblicandola sul mio blog “Legittima difesa”. Il senso dello Stato ed il rispetto che ho per le Istituzioni mi impongono di tacere e subire in silenzio. Sono vicino e solidale con chi in questo momento, probabilmente, è sottoposto a pressioni politiche assai maggiori delle violenze e delle mistificazioni che sto subendo io. Confermo da cittadino e da poliziotto la mia assoluta stima e subordinazione al Capo della Polizia – Prefetto Antonio Manganelli – che ha adottato il provvedimento di sospensione. Mi difenderò nelle sedi istituzionali senza mai perdere la mia fiducia nella Giustizia e nelle Istituzioni. Vi ringrazio di tutto e spero che le mie sofferenze servano al trionfo della Verità ed alla vittoria dei giusti. Un forte abbraccio per tutti quanti mi siete stati e mi sarete vicini!
Gioacchino Genchi

L'appello di Salvatore Borsellino in difesa di Genchi:

Tenetevi pronti : io, Sonia Alfano e Benny Calasanzio stiamo per lanciare un appello per protestare sabato davanti alle questure di tutta Italia contro il vergognoso provvedimento preso nei confronti di Gioacchino. Non lo lasceremo massacrare in silenzio, dobbiamo difenderlo finchè è vivo, non piangerlo quando sarà morto, dobbiamo portare davanti a tutti la nostra rabbia o saremo anche noi complici di questo assassinio. Preparatevi, non è più tempo di parole, alziamo la testa, non accetteremo più che la Giustizia sia calpestata e che prevalga il sopruso nei confronti dei servitori onesti dello stato. Reagiamo ora, subito, o ci elimineranno uno per uno. RESISTENZA non deve essere solo una vuota parola da scrivere in un blog, deve essere un urlo che si deve levare nelle piazze, davanti ai luoghi del potere, che deve fare tremare le vene e i polsi a chi sta distruggendo il nostro paese, a chi sta rubando il futuro ai nostri giovani.
Salvatore Borsellino

17 marzo 2009

CHE FINE HA FATTO L'AGENDA ROSSA DI PAOLO BORSELLINO?

Il 19 luglio prossimo si celebrerà a Palermo il 17° anniversario della strage di via D'Amelio.
In occasione di questa data, a Palermo , e davanti ai palazzi di giustizia di una ventina di città italiane , ci si troverà per ricordare alle istituzioni che non ci si può rassegnare , dopo 17 anni , all'idea che l'agenda rossa di Paolo Borsellino, l'agenda di un magistrato che ha combattuto contro la mafia, sia svanita nel nulla dopo la sua morte.
Nessun processo ha trovato i responsabili di questa sparizione , nessuna commissione d'inchiesta ha fatto luce su uno dei tanti misteri della storia d'Italia.
Nessuna spiegazione è stata mai fornita a chi chiedeva delucidazioni.

Di seguito pubblichiamo un appello di Salvatore Borsellino, tra i promotori dell'iniziativa, per celebrare diversamente questo anniversario.


"Veniamo alla partecipazione per il 19 luglio a Palermo. Innanzitutto non vorrei che quello che stiamo preparando venisse chiamato o inteso come "commemorazione". Le commemorazioni si fanno in Via D'Amelio a Palermo ormai da 17 anni e quello che io voglio fare è proprio spezzare questa catena che sta diventando ormai una abitudine. Per alcuni, i palermitani, forse gli stessi che parteciparono alla cacciata dei politici dalla cattedrale di Palermo il giorno dei funerali dei ragazzi della scorta e che oggi sembrano avere dimenticato quei momenti di indignazione e di rivolta, è un momento per risollevarsi dall'indifferenza e dall'assuefazione nelle quali sono ricaduti e per giustificare davanti alla propria coscienza, con una sempre più stanca partecipazione di qualche ora di quel giorno, il loro silenzio di oggi, Per altri, i complici morali o materiali di quella strage, è un periodico ritornare sulla scena del delitto ed assicurarsi che le vittime siano state effettivamente eliminate; il mettere corone e sentire suonare il silenzio è qualcosa che psicologicamente li rassicura, è proprio il silenzio che vogliono fare calare sui veri motivi e i veri mandanti di quella strage.
Ma quel giorno il buio che questo sistema di potere ha fatto calare su tutto quanto riguarda Via D'Amelio, il centro del SISDE sul castello Utveggio, l'agenda rossa sottratta e per cui viene negato anche un dibattimento in un pubblico processo, si deve necessariamente interrompere e per un giorno i riflettori sono accesi e illuminano tutta la scena. E' questo momento di pausa nelle tenebre che io voglio sfruttare per fare arrivare alla massa inerme dell'opinione pubblica il nostro grido di verità e di giustizia. E' perché questo grido sia abbastanza forte e faccia tremare gli avvoltoi che come ogni anno caleranno in via D'Amelio è necessaria una massa di gente, che, ognuno con la sua agenda rossa levata in altro a simboleggiare la nostra voglia di Giustizia, gridi a questi impostori, a questi sciacalli, la proria rabbia.Ma non si potrà esprimere per questa iniziativa una solidarietà di massima, dire che Palermo è troppo lontana, che non si ha il tempo. E' troppo spendere un giorno della nostra vita per chi ha dato la nostra vita per noi?: Questa non deve essere una manifestazione qualsiasi, deve essere quella scintilla che dovrà provocare un incendio nella massa amorfa di chi non sa, non si rende conto del baratro in cui è precipitato il nostro paese. Da Palermo è cominciato tutto e a partire da Palermo tutto deve cambiare. E' la nostra ultima occasione o dobbiamo rassegnarci a vivere in un paese di schiavi. E non basterà neanche partecipare, bisognerà che ciascuno di noi si attivi al massimo delle proprie possibilità perché questa manifestazione abbia il massimo della partecipazione e il massimo della risonanza. O sarà ancora una occasione sprecata. E non credo che possiamo permettercene ancora.

Salvatore Borsellino.

12 marzo 2009

Attenti al.. blogger!!!

Cito testualmente dal blog di Beppe Grillo. Non commentiamo.
Non ci sembra nemmeno il caso.

"Dopo Levi, Cassinelli, D'Alia è arrivata anche Gabriella Carlucci. La Rete va messa sotto controllo con ogni legge, con ogni scarto umano parlamentare. La scelta su chi deve fare la proposta di legge non è casuale. Meno sanno di Internet, meglio è. Se non sanno nulla, meglio ancora. Infatti, se discutere con una persona informata è un esercizio possibile, farlo con un idiota è sconsigliabile. Chi osserva da fuori vede due idioti che farneticano.
Ogni settimana un nuovo tentativo di imbavagliare, normalizzare, far sparire la Rete. E, ogni settimana, dovremmo confutare, spiegare, dimostrare, comparare, denunciare. Scusate la volgarità, ma questi hanno rotto il c...o. L'Italia ha milioni di disoccupati e i nostri dipendenti d'oro si preoccupano di applicare la censura all'unico strumento di informazione esistente. Pagati da noi, con leggi che non stanno né in cielo, né in terra. Gabry, la meno intelligente, delle sorelle Carlucci e per questo eletta nel PDL, vuole vietare a chiunque di immettere in maniera anonima in rete contenuti in qualsiasi forma. Dobbiamo discutere con quest'ammasso di pochi neuroni e cellulite? Con D'Alia che vuol far chiudere i siti d'autorità dal Ministero dell'Interno per presunti reati senza un giudizio della magistratura? Con la Carlucci che si occupa degli interessi delle corporation? Di una compagine di Governo nanotelevisiva con Mediaset che gli frana addosso giorno dopo giorno? Di Confalonieri che cita YouTube per 500 milioni di euro?
Chi scrive su un muro non è rintracciabile, chi scrive in Rete quasi sempre lo è. Il suo IP lo è. Nella maggior parte dei casi la Polizia Postale è in grado di identificarlo. Questi stanno delirando. La legge Pisanu chiede la carta di identità a chi si collega in Wi Fi. Nei parchi di New York, di Londra, di Parigi, di Madrid ci si collega a decine di reti Wi Fi da una panchina o sdraiati su un prato. Siamo l'unica nazione del mondo che è riuscita a invertire l'accesso a Internet. Nessuno è stato capace di tanto. Neppure la Cina o la Birmania. Il numero di famiglie che si collegano in Italia è diminuito nell'ultimo anno. In migliaia di comuni non arriva l'Adsl o, se è presente, ha la velocità di un doppino. Abbiamo investito miliardi nel digitale terrestre, una tecnologia morta, invece di diffondere Internet nelle scuole e nella pubblica amministrazione.
Se passano queste leggi mi rivolgerò all'Europa, le denuncerò per violazione dei diritti civili. Non mi fermerò. Non ci fermeranno.
Loro non molleranno mai ( ma gli conviene?). Noi neppure."

07 marzo 2009

SALTANO LE PRIMARIE... ZAN LANCIA L'APPELLO!!


Riceviamo e pubblichiamo la lettera-appello di Alessandro Zan riguardo all'annullamento delle primarie per designare il candidato unico, del centrosinistra, per la provincia di Padova.

I motivi della decisione sono ancora piuttosto oscuri, ma da quel che si può dedurre si può far ricondurre la decisione alle beghe interne al Partito Democratico, a livello locale come a livello nazionale.




Cari amici. Come avrete saputo dalla stampa il partito democratico, preda della sua crisi interna, ha deciso di annullare le primarie dell'8 marzo per il candidato a presidente della provincia di Padova. Una mossa dettata dall'incapacità di accettare il rinnovamento politico e pure generazionale che questo strumento comporta. Parlano per tutti i casi di Firenze o, qui da noi, quelli di Monselice e Ponte San Nicolò, dove candidati giovani e indipendenti hanno avuto nettamente la meglio sui candidati docili alle segreterie di partito.
La crisi del Pd a livello nazionale ha fatto il resto.
Abbiamo cercato fino alla fine di sostenere lo strumento partecipativo delle primarie per far si che almeno a sinistra la politica non fosse il teatrino preconfezionato che vediamo quotidianamente. Ho incontrato solo ostilità nonostante le mie richieste di dialogo a tutti i livelli.
Continuerò. Continueremo. Su questo potete stare tranquilli. La fiducia che mi avete accordato con la vostra firma per le primarie non sarà tradita. Continuerò, assieme a Sinistra Democratica e al Movimento per la sinistra di Nichi Vendola a fare politica per portare avanti le mie, le nostre idee di laicità, giustizia sociale, tutela delle persone che mai sono state così in pericolo in questo paese.
Ricostruire una sinistra non ancorata alle vecchie ideologie ma che sviluppa in se i valori che la sua storia le ha consegnato per poter presentarsi come vera e unica alternativa di fronte a forze politiche del centro destra che puzzano sempre più di fascismo. Elegante, mediatico, ma sempre di fascismo si parla.
Per farlo ho bisogno dell'appoggio di tutti voi. Di voi che mi avete sostenuto con la vostra firma alle primarie, purtroppo negate, e che avete invece tutti i diritti di esprimere le vostre idee e i vostri candidati.

Per questo abbiamo organizzato per venerdì 20 marzo presso il ristorante Gustò in Corso Stati Uniti 1/9 un incontro-aperitivo con buffet in cui saranno invitate le mille persone che hanno sottoscritto la candidatura per trovarci e discutere assieme.

Continuiamo assieme. Grazie


Alessandro Zan

05 marzo 2009

APPELLO DI IGNAZIO MARINO!!


Ricevo e pubblico la lettera che sta facendo girare l'ex - poichè silurato dal suo stesso partito - presidente della commissione parlamentare sulla sanità Ignazio Marino, a proposito del disegno legge sul testamento biologico presentato dalla maggioranza.

"Scrivo per chiedere un piccolo sforzo per una importantissima causa. Nelle
prossime settimane il testamento biologico sarà al centro del dibattito in
Parlamento, e la maggioranza intende approvare una legge che limita la
libertà di scelta del cittadino imponendo alcune terapie, come l'idratazione
e l'alimentazione artificiale. Le dichiarazioni anticipate di trattamento
non saranno vincolanti: spetterà sempre al medico l'ultima parola. Qual è
allora l'utilità di questa legge, se non si garantisce al cittadino che la
sua volontà sia rispettata? La verità è che il ddl della destra è stato
scritto per rendere inapplicabile il ricorso al testamento biologico.
Oltretutto, la dichiarazione dovrà essere stipulata davanti ad un notaio, e
rinnovata con cadenza triennale: si immagini cosa significa andare ogni tre
anni davanti a un notaio accompagnati dal proprio medico di famiglia? Al
contrario della nostra proposta poi, non è presente nemmeno un cenno alle
cure palliative, all'assistenza ai disabili, alla terapia del dolore.

Chiedo dunque di diffondere il più possibile questo appello, invitando tutti
i possibili contatti a sottoscriverlo: dobbiamo mobilitarci immediatamente
per raccogliere centinaia di migliaia di adesioni e difendere il nostro
diritto costituzionale alla libertà di cura. Se saremo tanti, il Parlamento
non ci potrà ignorare. Nel prossimo dibattito in Senato il mio impegno
personale è quello di dar voce alla vostra opinione, che credo coincida con
quella della maggioranza degli italiani. Che vogliano utilizzare ogni
risorsa della medicina o che intendano accettare la fine naturale della
vita, i cittadini vogliono essere liberi di scegliere.
Vi ringrazio infinitamente e conto su di voi per far circolare il più
possibile l'appello per il diritto alla libertà di cura sul sito
www.appellotestamentobiologico.it , e grazie perché abbiamo già raggiunto
quasi 100.000 firme!"

Ignazio Marino

02 marzo 2009

H2O ACQUA IN BOCCA: VI ABBIAMO VENDUTO L'ACQUA di Rosaria Ruffini


Mentre nel paese imperversano discussioni sull' eutanasia, grembiulino a scuola,
guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi,
senza dire niente a nessuno, ha dato il via alla privatizzazione
dell'acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del
decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei
servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia
capitalistica.
Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più
un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali
(le stesse che possiedono l'acqua minerale). Già a Latina la Veolia
(multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le
bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le
sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori.
La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale
provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più
poveri. L'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo
italiano sta mettendo in vendita. L'acqua che sgorga dalla terra non è
una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene
per trarne illecito profitto. L'acqua è l'oro bianco per cui si
combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle
multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i
grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo. Acqua in bocca.