29 giugno 2008

LAB48 SUITS YOU!!!

Personaliza il tuo LAB48!!
Da oggi puoi leggere le nostre notizie con la musica che ti piace di più!!
Lab48 ha la sua playlist personalizzabile!!All'apertura del nostro blog, partirà automaticamente il lettore musicale di Deezer.com con le canzoni selezionate da noi, con un rapido click si può scegliere di ascoltare la canzone che più preferite,o di spegnere il lettore se desiderate un pò di silenzio, il tutto mentre continuate a leggere i post e le notizie sulla nostra pagina principale.
Per personalizzare la playlist, basta semplicemente che ci inviate una mail con il titolo e l'autore della vostra canzone preferita, usando il comodo link Scrivi a LAB48 sul nostro sito.
Provvederemo rapidamente all'inserimento della canzone nella nostra playlist!
Inviateci le canzoni per arricchire la playlist e il sito di nuove sensazioni e di nuovi gusti musicali...e magari chissà potrebbe un giorno arrivare il cd di Lab48!!

P.S. L'inserimento nella canzone dipende dalla sua presenza nel database generale di deezer.


23 giugno 2008

ARRESTATECI TUTTI

Marco Travaglio attacca la legge contro le intercettazioni: «Si sta instaurando un regime. Io continuerò a pubblicare quel che so: disobbediente per informare» Non aveva ancora sentito la notizia dell'emendamento blocca-processi, che sospende i procedimenti per reati compiuti fino al 2002 e interrompe, in particolare, quello a carico di Silvio Berlusconi e l'avvocato Mills. Eppure il convincimento che con il Cavaliere premier l'Italia fosse sulla via del regime Marco Travaglio ce l'aveva già ben fermo in mente.Lo conferma in un pezzo per L'Unità nel quale commenta le misure anti-intercettazioni in chiave giornalistica: dal ddl Berlusconi-Ghedini-Alfano «l'informazione esce a pezzi, fino a scomparire - scrive -. Non si potrà più raccontare nulla, ma proprio nulla, fino all'inizio dei processi. Niente di niente. L'inchiesta sulla premiata macelleria Santa Rita, con la nuova legge, non si sarebbe mai potuta fare. Ma, anche se per assurdo si fosse fatta lo stesso, i giornali avrebbero dovuto limitarsi a comunicare che erano stati arrestati dei manager e dei medici: senza poter spiegare il perché».«Chi scrive qualcosa - prosegue Travaglio - è punito con l'arresto da 1 a 3 anni e con l'ammenda fino a 1.032 euro per ogni articolo pubblicato. Le due pene - detentiva e pecuniaria - non sono alternative, ma congiunte. Il che significa che il carcere è sempre previsto e, anche in un paese dov'è difficilissimo finire dentro (condizionale fino a 2 anni, pene alternative fino a 3), il giornalista ha ottime probabilità di finirci. E non basta, perché i giornalisti rischiano grosso anche sul fronte disciplinare: appena uno viene indagato per aver informato troppo i suoi lettori, la Procura deve avvertire l'Ordine dei giornalisti affinchè lo sospenda per 3 mesi dalla professione. Su due piedi, durante l'indagine, prim'ancora che venga eventualmente condannato. Così ti passa la voglia d'informare. Anche perché, oltre a pagare la multa, finire dentro e smettere di lavorare, rischi pure di essere licenziato».Ma non finisce qui, visto che «il sacrosanto diritto alla rettifica di chi si sente danneggiato o diffamato, già previsto dalla legge attuale, viene modificato nel senso che la rettifica dovrà uscire senza la replica del giornalista. Se Tizio, dalla cella di San Vittore, scrive al giornale che non è vero che è stato arrestato, il giornalista non può nemmeno rispondere che invece è vero, infatti scrive da San Vittore».Una situazione paradossale e allarmante, alla quale però il giornalista torinese non si arrende: «Personalmente, annuncio fin d'ora che continuerò a informare i lettori senza tacere nulla di quel che so. Continuerò a pubblicare, anche testualmente, per riassunto, nel contenuto o come mi gira, atti d'indagine e intercettazioni che riuscirò a procurarmi, come ritengo giusto e doveroso al servizio dei cittadini. Farò disobbedienza civile a questa legge illiberale e liberticida. A costo di finire in galera, di pagare multe, di essere licenziato. Mi auguro che altri colleghi si autodenuncino preventivamente insieme a me. Disobbedienti per informare. Arrestateci tutti». (Libero News)

19 giugno 2008

MOBILITAZIONE GENERALE CONTRO CHI DEMOLISCE LA GIUSTIZIA, LA DEMOCRAZIA E L'ITALIA

Questo è un invito ed allo stesso tempo un punto di partenza per far partire una difficile riflessione.Berlusconi ed i "suoi" in una settimana stanno devastando la giustizia italiana, con il solito decreto, o proposta di legge (anche lui ogni tanto ha tratti umani!!)all'insegna del solito cavallo di battaglia "ne libero 1000 per salvarne uno".Lodo-schifani, legge sulle intercettazioni, legge per sospendere i processi relativi al periodo precedente al 2002 (chissà come mai si è scelta questa data?!), decreto salva-rete4, stando molto attenti al decreto che autorizza l'uso dell'esercito per ragioni di sicurezza , che molti italiani potranno anche vedere di buon occhio ma crea un precedente pericoloso. In situazioni di "emergenza" futura non ci si farà più nessun problema a ricorrere alle forze armate per ristabilire l'ordine. Mi domando cosa succederà quando partiranno le manifestazioni di protesta contro le installazioni di base nucleari o per la costruzione del ponte di Messina. I mezzi nostri (le forze armate) per tutelare gli interessi di pochi insomma! La situazione è diventata insostenibile a tal punto che pure il "timido" Veltroni ha annunciato lo strappo, seguito, a breve distanza, dalla seccessione della Finocchiaro e dei suoi senatori.E' ora che noi associazioni, partiti, lavoratori onesti, semplici cittadini che credono nella Costituzione ci mettiamo in movimento, ci diamo una mossa per far sentire la voce di chi non ci sta a vedere il proprio paese andare a puttane!!In questo periodo estivo raggrupperemo le nostre forze per essere pronti ad una stagione di lotta (con gli strumenti che la Costituzione e la convivenza civile e pacifica ci ha messo a disposizione).E' arrivato il momento di mettere da parte i convegni ed i dibattiti alla cittadinanza, come pure le divisioni e le ipocrisie interne, c'è bisogno di sit-in di protesta, di manifestazioni, di fiaccolate, di girotondi, di critical-mass; ma c'è anche un gran bisogno di coinvolgere i partiti "democratici" perchè non è isolandosi che si ottengono i risultati. L'esperienza insegna!

03 giugno 2008

FERMIAMO L'INVASIONE

Riporto da corriere.it


VENEZIA - Blitz di esponenti e simpatizzanti della Lega Nord, poco dopo l'alba, a Mestre (Venezia) per bloccare i lavori di costruzione di un campo nomadi finanziato dal Comune con 2,8 mln di euro. Alla manifestazione - hanno riferito gli organizzatori - partecipano alcune decine di persone; alcuni di loro si stanno incatenando per impedire l'avvio dei lavori che, già previsti per i giorni scorsi, stanno subendo dei rinvii.Oltre agli esponenti del Carroccio, sono presenti i rappresentati del comitato di cittadini contrario alla costruzione del campo, che è destinato a una comunità sinti che da decenni vive a Mestre. Sono previste piccole casette con annessa, a ciascuna, lo spazio per parcheggiare una roulotte. «Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari - ha detto il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Alberto Mazzonetto - con questa iniziativa ha tradito i veneziani. I costi del campo incideranno sulla finanza locale e impediranno altre opere che sono prioritarie. A Venezia c'è una emergenza abitativa per almeno 2000 persone, sfrattate o prive di casa: i soldi per il campo dovevano andare a loro. Per Cacciari vengono prima i nomadi che i veneziani indigenti». Fine citazione

Bè ma perchè vi incatenate? Non serve a niente! Non penserete mica di avere del seguito mediatico o di fare tanto rumore incatenandovi ad un palo! E' proprio vero che l'uomo non impara niente dal passato! Pochi giorni fa a Napoli buttavano molotov contro un campo rom, e voi a Venezia vi incatenate? Non sapete proprio come si fa!
Bisogna colpire con azioni forti e dure tutta questa gentaglia che entra qui e pensa di comandare,di fare quello che vuole. Così poi non entrano più!!! Si le fermiamo tutti, l'Italia agli Italiani, perchè gli italiani sono meglio degli altri, gli italiani non sono mai andati in casa altrui a disturbare, mai emigrati in Argentina, negli USA, mai andati a colonizzare l'Etiopia, gli italiani sono persone per bene, non stuprano, non fanno stragi in famiglia, non rubano, e men che meno sono mafiosi.
I padani poi sono gli italiani migliori tra gli italiani, perchè? Bè perchè loro ce l'hanno duro e su questo non si discute!Loro si che sono dei veri esempi: a Napoli hanno i rifiuti e invece qui le città brillano; a Napoli e al sud Italia hanno le mafie, qui sono tutti onesti: "Ma Saviano dice che..." "Saviano? E chi zeo?"
Si li fermiamo tutti, fermeremo l'invasione...

Per concludere il mio intervento alquanto sarcastico (spero lo si sia notato), torno cinicamente alla realtà citando da http://www.edscuola.it/archivio/interlinea/poverta.htm :

"....................Nel mondo, l'estrema povertà confina con l'abbondanza. Dei 6 miliardi di abitanti del pianeta, 2,8 miliardi hanno meno di 5.000 (2,5 euro) lire al giorno per sopravvivere, e 1,2 miliardi meno di 2.500 (1,3 euro) lire al giorno. Ma la povertà non è solo mancanza di soldi.
Povertà è l'umiliazione, la sensazione di essere dipendenti da altri, di essere obbligati ad accettare offese, disprezzo, e trovare indifferenza quando si cerca aiuto."

Più di 4 miliardi di persone vivono in queste condizioni...Pensate che li fermeremo tutti?

Credo che comportamenti come quello di Napoli e di Venezia siano orribili, ma ancora più orribile è la Lega che facendo leva sulle paure della gente ambisce a cariche di governo.
Una forza politica avrebbe il compito di vincere le paure, non di alimentarle; l'immigraione esiste e ci sarà sempre, e non è con la rabbia che si sconfigge ma con politiche di integrazione per chi lavora e si impegna a rispettare la nostra comunità perchè di questa comunità si sente parte.
Gli illeciti vanno puniti in base alla legge non in base alla provenienza.

A.B.

Segnalo inoltre: Giovedi ore 10:00 palazzo del Bo'
Conferenza sul tema Mafia con Salvatore Borsellino (fratello di Paolo ucciso nell'attentato di via D'amelio) e Benny Calasanzio.