30 gennaio 2008

WEBBAGA INVITA ALLA LETTURA

Invito tutti i nostri FANS :-) a leggere l'articolo riguardante l' assoluzione del Dottore, Cavaliere, Presidente, Padre, Zio, Nonno Silvio Berlusconi per il reato di falso in bilancio relativo ad un troncone del processo Sme.
Sebbene - come leggerete - la sentenza finale avrebbe in ogni caso scagionato Zio Berlu, la differenza tra prescrizione e assoluzione è abissale.
Un pro forma decisamente scomodo che sarebbe stato meglio evitare con una prescrizione, anzichè "legittimare" un ex reato.
Ammetto la mia ignoranza in materia strettamente giuridica ma personalmente avrei preferito un segnale diverso; perchè ovviamente non sta ai giudici cambiare la legge, bensì al Parlamento e al Governo...peccato sia appena caduto.

http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/prescrizione-sme/prescrizione-sme/prescrizione-sme.html


P.S. Ogni altro titolo o qualifca conosciuta, attriubuita a Silvio è bene accetta!

27 gennaio 2008

ATTENZIONE LA MOSTRA CONTINUA!!

DATO IL SUCCESSO RISCONTRATO IN QUESTE PRIME ORE, E AVENDO AVUTO LA DISPONIBILITA' DI CONTINUARE AD OCCUPARE I LOCALI DEL CENTRO SOCIALE,

LA MOSTRA FOTOGRAFICA "VIAGGIO SENZA RITORNO" RESTERA' APERTA ANCHE NEI GIORNI DI LUNEDI' E MARTEDI' FINO ALLE ORE 16 E MERCOLEDI FINO ALLE ORE 13.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!

21 gennaio 2008

DOMENICA 27 GENNAIO 2008 GIORNATA DELLA MEMORIA

Per ricordare le vittime della Shoah, Laboratorio 48 per non dimenticare organizza:

MOSTRA VIDEO-FOTOGRAFICA
“VIAGGIO SENZA RITORNO”


DOMENICA 27 GENNAIO 2008
PRESSO IL CENTRO SOCIALE CULTURALE “ARMISTIZIO”
VIA ROMANA APONENSE 125
PER L’OCCASIONE
APERTO DALLE ORE
11:00 ALLE 20:00


Ingresso gratuito

17 gennaio 2008

TOMMY PENSIERO...UNA NOSTALGICA UTOPIA?

L'altro giorno camminando per le strade di Padova mi è balzata in mente una domanda assai curiosa:ma che fine ha fatto il lavoro? Mi sono reso conto che negli anni le opportunità di lavoro sono andate via via diminuendo fino quasi a scomparire.Se trent'anni fa chiunque poteva trovare lavoro, ed una laurea apriva le porte per ogni professione, ad oggi senza una laurea specialistica condita da master e doppio bacio accademico non si va da nessuna parte.vorrei sapere a cosa è dovuto ciò..?!?alla crescita demografica? alla tecnologia che sostituisce l'uomo, all'ottimizzazione dei meccanismi produttivi?non riesco proprio a capire che fine farò io: se già adesso non c'è quasi più lavoro e i precari sono considerati lavoratori a tutti gli effetti, io trà dieci anni che farò per vivere??probabilmente non potrò fare più nemmeno il precario, poichè anche quella "posizione lavorativa" (permettetemi l'eufemismo) avrà già esaurito i posti disponibili.La domanda allora è: è normale che le cose procedano così oppure c'è qualcosa di malato nel sistema??no perchè se la risposta è la prima allora ditemelo subito che corro ad acaparrarmi già glu ultimi postidisponibili come precario.
Sulla scia di questi pensieri mi sono lasciato trasportare fino ad arrivare alla seguente conclusione:perchè non si lavora di più e non si lavora tutti? Perchè un individuo deve SPRECARE la sua vita a lavorare?Non mi si venga a dire che questi sono discorsi da fancazzista..qui non c'entra la quetione dell'ozio.Quello che voglio far capire è che l'uomo si è creato da solo un sistema da cui non può uscire..è come seavesse costruito una casa dall'interno senza aver costruito porte e finestre.Come si fa ad essere così masochisti dico io??Chiunque può facilmente dimostrare che l'uomo potrebbe lavorare meno e vivere di più..stare più tempo con morosao figli, divertirsi, respirare l'arte, viaggiare ecc..e invece no è costretto a lavorare ( o meglio, SI è costrettoa lavorare).Mi chiedo quindi: perchè non possiamo tutti lavorare meno e goderci di più la vita??cosa c'entra questo assunto con la mancanza di lavoro?? semplicemente è la risposta del tagliare la testa al toro.

16 gennaio 2008

ROBERTO SAVIANO A PADOVA


ROBERTO SAVIANO SARA' A PADOVA IL 18 GENNAIO.
ALLE ORE 20,30 A PALAZZO MORONI PER PARTECIPARE ALL'INCONTRO "MAFIA, DEMOCRAZIA FERITA - RACCONTI DI SISTEMI CRIMINALI"
COME GIà FATTO A SETTEMBRE CON LA DIFFUSIONE DI UN VOLANTINO RINNOVIAMO IL NOSTRO APPOGGIO ALLO SCRITTORE DIVENTATO ORMAI IL SIMBOLO DELLA LOTTA ALLA MAFIA, UNO DEI POCHI GIORNALISTI CHE HA AVUTO IL CORAGGIO DI RACCONTARE, PAGANDONE LE SPESE IN PRIMA PERSONA, O SISTEMA.

11 gennaio 2008

VERSO LA GIORNATA DELLA MEMORIA...

Con immensa soddisfazione comunichiamo che all'interno della mostra fotografica in programma domenica 27 gennaio inseriremo del materiale originale gentilmente prestatoci per l'occasione dal Museo dell'Internato Ignoto.

Per chi non lo conoscesse ecco in breve la storia del museo:

Nell’immediata periferia di Padova, in Viale dell’Internato Ignoto n°24, sorge dal 1953 il Tempio dell’Internato Ignoto, sorto per ricordare gli internati militari italiani -I.M.I.- non più tornati dopo la drammatica esperienza vissuta nei lager a partire dall’8 Settembre del 1943 fino alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale (1943-1945).

L’idea di questo Tempio e del Museo annesso ha queste origini: i fascisti arrestarono il parroco di Terranegra Don Giovanni Fortin, nel 14 dicembre 1943, in seguito deportato a Dachau, con la condanna d’essere “Traditore della patria, avendo aiutato 12 militari inglesi in fuga già prigionieri, procurando loro cibo, vestiti e pane. Il sacerdote uscì vivo dal campo di concentramento nel giugno del 1945 e volle, con tanti altri amici ex-internati, erigere questo Tempio come ricordo delle vittime della deportazione. Ricordare, imparare, non odiare queste tre parole che campeggiano sulla vetrata del Tempio dell’Internato ne riassumono tutto il significato, riflesso di una memoria storica e occasione di riflessione attenta sulla sofferenza di tanti uomini caduti nei campi di concentramento. I deportati italiani, dall’8 settembre 1943, furono circa 700.000, di cui circa 70.000 non fecero ritorno. Gli ebrei, sterminati nell’olocausto, furono oltre 6.000.000.
Nel Tempio di Terranegra le sofferenze degli internati entrano in un situazione di Fede e amore, parlano di pace perché il ricordo del passato non sia semplicemente una pagina di storia imparata a scuola e poi rimasta chiusa in un libro.


09 gennaio 2008

Scrittori rivoluzionari. Per Berlusconi



Tempo fa ho trovato sul blog di Nando dalla Chiesa (consiglio vivamente...) questo interessante post.. A quanto pare la coerenza non è una prerogativa solo dei moderati... Quel che mi fa più rabbia è trovare una così grande caduta di stile proprio in colui che per un periodo (molto breve a quanto pare...) era riuscito a coinvolgere i giovani del Nord Est in un movimento che all'epoca sembrava davvero valido.

Ora caro Luca potrai inventare qualsiasi scusa o teoria a tua giustificazione ma un eroe duro e puro come te dovrebbe sapere che non si tratta con il nemico.


"Luca Casarini è un tipo dotato di una indubbia carica di simpatia. Lo conobbi una volta durante una conferenza stampa alla Camera, circa dieci anni fa. E l'ho poi risentito qualche volta in tivù, anche a "Porta a porta", dove a Vespa dev'essere tornato comodo invitarlo. So che è il più duro e puro dei no global, o almeno dei loro esponenti più noti. Se ben ricordo, ha anche accusato di opportunismo il suo vecchio-giovane compagno Caruso, che si è fatto eleggere in parlamento con Rifondazione comunista. Per questo sono trasalito quando ho letto, poche ore fa, che sta scrivendo un romanzo "social-noir" che uscirà per Mondadori in primavera. Casarini che scrive per Berlusconi? E' quello che gli ha chiesto, comprensibilmente, anche l'intervistatore del "Corriere". E lui un po' ci ha riso, ha spiegato (ascoltate) che così prenderà da B. un po' di soldi, utili nel processo che venne intentato contro lui e altri proprio sotto il governo di B. dalla magistratura di Cosenza. Si difende dicendo che anche Bisio, che è di sinistra, lavora con Mediaset.
Eppure c'è qualcosa che non torna. Certo, B. è dappertutto. Reti tivù, giornali, case editrici, sale cinematografiche. Si è ciucciato perfino Einaudi, che per fortuna ha mantenuto il suo stile. Difficile sfuggirgli, in questa pazzesca situazione a cui è stato ridotto il mercato dell'informazione e della produzione culturale in Italia. Perciò io non ho nulla da dire sui comici che lavorano per Mediaset, specie quando -ahimé- dicono sulle reti private cose che non potrebbero dire facilmente in Rai. Né ho nulla contro chi scrive su Panorama, magari essendoci arrivato prima della conquista militare-giudiziaria del settimanale da parte di B. Ma un conto è il posto di lavoro, un conto è scrivere un libro. Proprio nella casa-simbolo di B, bisogna andare? Nella sua ammiraglia? Ormai immagine totale e integrale di B.? Pazienza per D'Alema, che non ha mai fatto il duro e puro con nessuno, almeno da quando è grande. Ma Casarini? Ecco, la coerenza rivoluzionaria. Questo si vorrebbe capire che cosa sia. Perché, vedete, siamo in un paese pieno di gente tosta e radicale che ti dice che fra destra e sinistra non c'è differenza, che siamo tutti uguali, che davanti ai soldi e agli interessi è tutto un magna magna, che anzi Prodi è peggio di B.. E poi, voilà, si scrive per B. Regalandogli, oltre a qualche euro, un'aura di democraticità e normalità politica. Usando, per scusarsi, il più classico repertorio comunista, quello secondo cui proprio in questi gesti spregiudicati starebbe la vera astuzia del rivoluzionario.
Sarà. Io che sono un moderato, io che non voglio distruggere il capitalismo, io che non do del guerrafondaio a Parisi, per la Mondadori di B. non scriverei. Si vede che sono poco astuto, non l'ho fatto nemmeno quando Previti, l'amico di B, mi chiedeva in una causa, un milione di euro..."
fonte: www.nandodallachiesa.it

07 gennaio 2008

VERSO LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Per la Giornata della Memoria, Laboratorio48 per non dimenticare:




MOSTRA VIDEO-FOTOGRAFICA
“VIAGGIO SENZA RITORNO”


DOMENICA 27 GENNAIO 2008
PRESSO IL CENTRO SOCIALE CULTURALE “ARMISTIZIO”
VIA ROMANA APONENSE 125
PER L’OCCASIONE
APERTO DALLE ORE
11:00 ALLE 20:00
Ingresso gratuito