02 settembre 2008

A CHI VOGLIONO DARLA A BERE

Apprendiamo della notizia di una consultazione popolare indetta per il giorno 5 ottobre, a Vicenza, dal sindaco Variati in merito all’ampliamento della base U.S.A. dal Molin. Il quesito che sarà rivolto ai cittadini sarà il seguente:
“È lei favorevole alla adozione da parte del Consiglio comunale di Vicenza, nella sua funzione di organo di indirizzo politico amministrativo, di una deliberazione per l’avvio del procedimento di acquisizione al patrimonio comunale, previa sdemanializzazione, dell’area aeroportuale “Dal Molin” – ove è prevista la realizzazione di una base militare statunitense – da destinare ad usi di interesse collettivo salvaguardando l’integrità ambientale del sito?”.

LABORATORIO ’48, non ha nessuna intenzione di lasciare che questo resti un problema della sola città di Vicenza. È per questo motivo che per il 5 ottobre bisogna mobilitarsi perché l’Italia deve sapere che c’è pure Padova nella battaglia contro l’ampliamento della base.
Lasciamo perdere i discorsi puramente ideologici che, spesso e volentieri, servono solamente a farsi tacciare di anti-americanismo.
Qui è in ballo la salute del nostro territorio, la qualità dell’acqua che ogni giorno ci arriva a casa e, fattore altrettanto importante, il consumo sproporzionato di energia che comporterà la base. Questa infatti non avrà, come più di qualcuno vuole farci credere, nessun tornaconto economico, anzi!!
Questa nuova installazione militare diventerà la base militare americana d’attacco più IMPORTANTE e più GRANDE d’Europa! Non è un dormitorio, come vogliono farci credere!
Da UNA RIGOROSA ANALISI DEI DOCUMENTI DI PROGETTO, DI DOCUMENTI COMUNALI, DI LEGGI E DECRETI ESEGUITA DA UN GRUPPO DI TECNICI (Ing. Guglielmo Verneau, Ing. Eugenio Vivian, Luigi Franzon e Angelo Azzalini) risulta che ci sarà un aumento dell’inquinamento ambientale. I dati O.M.G. dicono che la Pianura Padana è la più inquinata d’Europa e che Vicenza è la seconda città più inquinata d’Italia; non si andrebbe di certo a migliorare la situazione del nostro clima con la costruzione della nuova base, giusto? Da uno studio approfondito fatto dal Dott. Luca Mercalli (climatologo di fama internazionale ben conosciuto su Rai 3), la base avrà ripercussioni sulle temperature medie e che quindi il progetto modificherà il clima della nostra città in maniera irreversibile.
Basti pensare agli 880.000 m3 di cemento corrispondenti alla parte edificabile e al continuo via-vai di aerei a reazione e di mezzi di trasporto militare su ruote che porterebbero così ad un vertiginoso aumento dell’urbanizzazione, con un drastico incremento delle polveri sottili di PM10, uno degli inquinanti atmosferici più nocivi e più pericolosi per la nostra salute; incremento dovuto anche all’utilizzo di gasolio (e non di metano) da parte dei militari, adibito sia come uso personale, sia come fonte di riscaldamento nei periodi invernali, considerando che a loro costa poco.
Nel progetto della nuova base è prevista una rete delle acque meteoriche senza alcun impianto di filtraggio o di separazione di sostanze galleggianti (tipo olio, gasolio, etc.), che verranno scaricate direttamente nel Bacchiglione, portando ad una morte biologica del fiume e ad ogni forma di vita ad esso connessa. Inoltre, è prevista una rete idrica sanitaria che convoglierà le acque nel collettore esistente in V.le Dal Verme, che è appena sufficiente a smaltire quelle degli attuali residenti.
Visto il progetto nei suoi particolari, non è da escludere che l’inquinamento dovuto agli scarichi delle docce di decontaminazione e di altri composti chimici (altamente tossici, usati per la manutenzione delle armi e di mezzi militari), presenti nella base, potranno disperdersi nel sottosuolo, inquinando l’attuale falda acquifera, senza alcuna ispezione da parte delle autorità competenti.
L’intensificazione del traffico automobilistico e aereo con continui voli sia di atterraggio che di decollo (anche notturni), aggraveranno l’inquinamento acustico, introducendo rumore nell'ambiente abitativo e nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.
Per soddisfare la richiesta di fornitura di energia elettrica di 9 Mega Watt di potenza per alimentare il Dal Molin, l’ENEL dovrà installare una nuova linea di media tensione aerea di circa 30.000 Volt, partendo dall’attuale centrale di Montecrocetta. L’effetto sicuramente accertato delle onde elettromagnetiche generate dai cavi che trasportano la media ed alta tensione e dell’alta frequenza, per l’installazione di radar e antenne rice-trasmittenti, comporta l'innalzamento della temperatura esterna e dei tessuti biologici attraversati, procurando l'insorgenza di effetti a lungo termine (quali leucemia e vari tipi di tumore).
La nuova base ospiterà depositi di N.B.C. Storage, cioè depositi di armi Nucleari, che emettono radioattività, armi Biologiche che diffondono malattie come la peste, il colera, il vaiolo, la t.b.c. e l’antrace, e armi Chimiche che agiscono per inalazione e contatto e che possono uccidere in 90 secondi.
Sarà un grosso DANNO ECONOMICO per tutti i cittadini, e non un guadagno come crede o vuole farci credere qualcuno; i dati riportati, e ricavati dagli studi fatti sul progetto, parlano chiaro: ci sarà un eccessivo aumento del consumo di: acqua Sotto all’ipotetica base passa una falda acquifera che porta risorse idriche fino alle province di Padova, Rovigo e Venezia; l’Italia è la quarta nazione sul globo con le maggiori riserve di acqua dolce, il Veneto è la seconda Regione d’Italia dopo la Lombardia.
E Vicenza? Dal piano degli acquedotti veneti (MOSAV) ha le più importanti riserve nazionali ed inoltre di ottima qualità.
Se non fosse però per un “piccolo” inconveniente e cioè quello che riguarda il segreto militare: nella base americana si potrà scavare, a nostra insaputa, fino a 250 m. di profondità nel sottosuolo con la costruzione di pozzi per il prelievo idrico sopra la falda principale e di cui perderemmo completamente il controllo, con conseguenze disastrose sia per i vicentini, che per quanti usufruiscono della nostra acqua. È stato richiesto dalla Setaf, per la futura base, nella riunione del 1/6/2006 alle AIM, una fornitura d’acqua di 60 litri/s a regime normale e 260 litri/s in regime di picco; si può ipotizzare, quindi, che, 2.000 militari USA consumeranno, in futuro, per oltre 30.000 Vicentini. ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI SULL’IMPATTO ECONOMICO:
· a) Con l’insediamento della nuova base, il Comune di Vicenza dovrà sostituire l’attuale collettore fognario di V.le Dal Verme con uno di sezione più adeguata, che comporterà una spesa in più a carico di tutti i cittadini;
· b) Se si considera, poi, l’ipotesi di consumo d’acqua della base Dal Molin che rappresenta uno spreco eccessivo delle attuali risorse idriche, che sono un Bene di tutti i cittadini, ci fa pensare che, a breve termine, ci sarà un razionamento idrico per gli attuali abitanti e, in futuro, una mancanza totale d’acqua per le prossime generazioni; questa non è solo un ipotesi, un domani potrà avverarsi perché l’accordo militare intercorso tra il Governo Italiano e quello Statunitense prevede una fornitura, senza limiti, di acqua, luce e gas.
· c) La fornitura di 9 Mega Watt di potenza per alimentare il Dal Molin, comporterà all’ENEL un onere in più per poter soddisfare la richiesta.

Allora ci si chiede: come mai, visto l’enorme spazio di edificabilità che hanno a disposizione, non è stata prevista l’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici, invece di richiedere così tanta energia???
Questo vuol dire solo spreco e poco rispetto per la salvaguardia dell’ambiente, perché consumare energia equivale a dissipare calore e ad emettere più elementi inquinanti nell’atmosfera. Tutto ciò deve far riflettere molto i Vicentini, e non solo, per dare un futuro a sé, alle proprie famiglie e un avvenire sicuro alle prossime generazioni, e valutare con coscienza se qualche posto di lavoro, legato a logiche militari, vale la salute di tante persone e.....più tasse per tutti!

2 commenti:

laboratorio48 ha detto...

noto con dispiacere che tutti si stanno facendo i cazzi propri, tra calcio, lavoro e impegni vari non avrete perso pure il tempo per andare a leggere il blog, postare qualche commento o rispondere alle mail...
poco tempo fa ho mandato a tutti una mail con un programma per rilanciare lab48 che è passato decisamente inosservato.. se è questo l'interesse che mostrate per l'associazione meglio concludere qua l'esperienza!!aspetto notizie!!

Anonimo ha detto...

io ho già esposto la mia situazione, ora aspetto che gli altri si pronuncino e poi tireremo le somme.
ciao
tom