18 ottobre 2007

Cuffaro in galera per otto anni? Solidarietà, solidarietà, solidarietà

A proposito della recente richiesta di otto anni di reclusione per il presidente della regione Sicilia Salvatore Cuffaro...
Pubblichiamo un articolo tratto dal Blog di Benny Calasanzio.. Come si potrà vedere la decenza è una qualità che manca alla nostra attuale classe dirigente.

Prendete carta e penna e scrivete:
“Confermo con forza la mia solidarieta' al Presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro. La stima che nutro nella sua intelligenza mi fa escludere in maniera assoluta che egli possa essere coinvolto in quelle vicende in cui si pretende di coinvolgerlo” Silvio Berlusconi, presidente Forza Italia
“Ho avuto una lunga e affettuosa telefonata con Cuffaro durante la quale gli ho rinnovato fiducia, stima e affetto” Pier Ferdinando Casini, presidente Udc
Questa solo per intenditori siciliani: "In questo momento di difficoltà, sento di dover dare tutta la mia solidarietà al Governatore della Sicilia, Salvatore Cuffaro. Ferma restando la fiducia nella magistratura, non posso non far notare come Cuffaro, con la sua attività quotidiana, abbia sempre combattuto concretamente la mafia, dimostrando in questo modo la sua evidente estraneità a ogni coinvolgimento. La storia e i suoi comportamenti esemplari nell'esercizio delle sue funzioni parlano molto più di qualche assurda accusa" Giuseppe Ruvolo, senatore Udc
Berlusconi, dall'alto della decina di processi subiti, molti dei quali prescritti, si improvvisa esperto di diritto penale e luminare di procedimenti giudiziari, manda a fan... anni di indagini ed intercettazioni e afferma che Cuffaro è innocente, al di la di tutto. Andrebbe analizzato. Vizziniiiiiiiiiiii dove sei??? Questo è il tuo presidente! Ma queste cazzate da Berlusconi se le aspettano tutti. Alla fine è pura solidarietà tra indagati.
Casini, dopo essersi liquefatto la mano mettendola sul fuoco riguardo l'innocenza di Cuffaro, stavolta ci mette anche la protesi nuova di zecca. Casini è il presidente dell'Udc, e stavolta non faccio distinzioni: a meno di dissociazioni e smentite personali, tutto il partito e tutti gli elettori dei nuovi democristiani sono complici di quelle dichiarazioni e le condividono.
E Ruvolo? Chi è Giuseppe Ruvolo? E' un senatore dell'Udc, originario di Ribera, che anch'egli parla per solidarietà tra indagati: ne ha uno in famiglia, il fratello gemello Antonino Ruvolo, dipendente del Banco di Sicilia responsabile dell'area territoriale di Trapani, indagato assieme all'anima pia Mannino per sofisticazione vinicola. E Ruvolo è sempre quello che, essendo membro della Commissione Antimafia, si dimentica di far notare di essere vice-presidente della provincia (quella di Ag) sotto indagine, di cui si stava discutendo. Stava in silenzio, magari carpiva qualcosa. Il presidente Roberto Centaro, sostenne che la presenza di Ruvolo fu un fatto gravissimo, e aggiunse che Ruvolo era tenuto a mantenere segreto il contenuto delle audizioni.
Diciamo pure che personalmente, in questo caso e in quelli simili, me ne frego sia del primo, che del secondo, che del terzo grado di giudizio. Perchè una sentenza di assoluzione, anche se confermata dai tre gradi di giudizio, non cambierebbe una virgola ai fatti già emersi. E a quelli che dicono che fino al terzo grado si è innocenti, chiedo di ricordarsi di Paolo Borsellino non solo quando egli diceva belle frasi sul profumo della libertà, ma anche quando diceva che in questi casi la sentenza è la parte più effimera di un processo. Perchè dai fatti emersi che fanno anche solo pensare ad una vicinanza mafiosa, le istituzioni, i partiti e gli altri organi che dovrebbero garantire condotta esemplare dovrebbero prendere immediati provvedimenti cautelativi, e non fidarsi ciecamente e squallidamente di un personaggio che si accordava anche sulle tariffe sanitarie con un mafioso. Vorrei ricordare a tal proposito che oggi, dopo l'arresto di Aiello, le tariffe di Villa Santa Teresa (diagnostica per immagini e radioterapia) sono state ridotte di oltre il 70%, e che quelle tariffe gonfiate erano concordate con il presidente della regione. Certe cose bisognerebbe ricordarle prima di aspettare sentenze per prendere a calci nel sedere dai partiti e dalle istituzioni uomini come Cuffaro.
Personalmente non ho idea di quanti anni di carcere possa comminare il giudice a Cuffaro. E comunque, ripeto, non mi interessa. Perchè in ogni caso, se qualche mese di carcere lo farà, quando ciò accadrà forse io avrò già dei figli. Se Cuffaro è così in buona fede come dice, si dimetta, si sospenda, se ne vada in vacanza almeno fino al primo grado, se vogliamo dargli una scadenza molto generosa. Ma se la magistratura riuscirà nell'ardua impresa di dimostrare giudiziariamente la sua colpevolezza (ripeto, condizione non necessaria) e se in quel caso Cuffaro non si dimettesse, allora si passerà ad altro. Manifestazioni, sit-in, occupazioni affinchè capisca che l'innocenza, l'integrità morale è ben altra cosa. Perchè, tornando ad uno ricordato solo quando fa comodo, "il puzzo del compromesso morale" c'è già.

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