13 febbraio 2009

Qui si calpesta la memoria storica!


Non si vuole entrare nel merito dei fatti accaduti nei giorni scorsi nel centro di Padova , quando al presidio indetto da militanti di Forza Nuova, formazione neo-fascista guidata dal controverso Roberto Fiore ( per lui un curriculum non indifferente che comprende un passato da militante in Terza Posizione, una condanna per banda armata, una lunga latitanza e una simpatia mai nascosta per il fascismo) hanno risposto gli studenti, o presunti tali, dell' "onda padovana" con un'azione più o meno lecita.
Si vuole e si pretende però focalizzare l'attenzione su di un altro elemento che i giornali locali e nazionali ci hanno fatto perdere di vista.
In questi giorni non si è fatto altro che parlare di "città in ostaggio dei no-global", "comune ed università sotto ricatto del c.s.o. Pedro", tralasciando però di approfondire un altro elemento, molto più inquietante e pericoloso.

La critica che va mossa agli "studenti" di Padova è quella di voler cercare sempre lo scontro con istituzioni, partiti e forze di polizia.
Se al posto di un gruppetto di 30 persone si coinvolgevano associazioni partigiane e partiti politici antifascisti si sarebbe avuto un effetto ben diverso.

Allo stesso tempo, agli stessi studenti di Padova va riconosciuto però il merito di essersi fatti carico di un patrimonio valoriale che dovrebbe essere di tutti gli italiani, e che invece sembra esser perduto, l' antifascismo.

Chiudo per non tornare più sull'argomento perchè il discorso è un altro.

Concedere il permesso di depositare una corona di fiori dentro l'università di Padova, cosa che peraltro può essere impedita esclusivamente dalla questura o dal prefetto, non equivale a dare agibilità politica o meno ad una formazione neo fascista.
L'agibilità politica la ottieni dal momento in cui fondi un partito.
Il fatto equivale invece a qualcosa di ben più grave che ha a che fare con la memoria storica, su cui si fondano determinati valori e comportamenti.

L'esser insigniti della Medaglia d'oro al valore militare per l'aiuto dato alla Resistenza ha un certo carico simbolico oltre ad esser un vanto per una città.
Sfilare per le strade di Padova cantando "boia chi molla è l'urlo di battaglia" per entrare poi nel cortile del Bo, calpesta una precisa memoria storica e tutto il carico di somboli e di valori che le appartiene.

Questo gruppuscolo di 20-30 neofascisti non è pericoloso in sè, non farà certo proselitismo con queste iniziative.
E' pericolosa invece l'aria che si respira, nessuno si ricorda più cos'è stato il fascismo, come pure la resistenza partigiana e la riconquistata libertà dopo anni di regime.
E' per questo che in anni di pesante revisionismo storico collocare una iniziativa come quella organizzata da Forza Nuova diventa pericoloso.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sono d'accordo, ma il fascismo si combatte in un'altra maniera..i pedrini e i il collettivo di scipol non fanno altro che dare visibilità ai neo-fascisti..
e poi diciamocela, è ora ch isopracitati gruppi la smettano di giocare a fare i fascisti e gli antifascisti.
Il loro modo di agire,anti-creativo e fatto di violenza culturale è un danno alle persone, tutte!
che poi i pedrini e compagnia parlino di libertà e antifascismo, andando in piazza a fare la spinellata e a botte con i manfestanti di FN fa ridere. Non c'è un filo di sinistra in ciò che fanno.
Ricordatevi che chi minaccia ha paura.
ciao. tom

Anonimo ha detto...

tom hai ragione. Però mi dici qual'è a Padova l'unica voce che si alza quando si assiste a simili spettacoli vietati dalla nostra Costituzione? in mancanza di una società civile attiva o di un partito che si indigni, i centri sociali sembrano l'unica opposizione padovana al fascismo...

Anonimo ha detto...

da un lato sono d'accordo, però è proprio la forma dell'antifascismo proposta dai collettivi, a non essere "accettabile". La maggior parte della gente ha ben presente cosa è stato il fascismo etc..la storia la conosce chi l'ha vissuta, non chi la ripropone. Proprio per questo che vedere gruppi di giovani che se le danno tra di loro è semplicemente uno "spettacolo fascista". I pedrini etc,sono fascisti nella forma, quindi in parte fascisti.
Una manifestazione antifascista dovrebbe avere modalità e meccanismi differenti (es. fischi e poi colore, simpatia, divertimento..la politica non è fatta solo dalla politica).
A livello personale ritengo che l'antifascismo appartenga all'etica personale, più che alla scienza politica
..è che forse questa è una concezione troppo alta per il periodo in cui stiamo vivendono,che ne dici?
un saluto
tommy