20 aprile 2007

L'ITALIA HA LA MEMORIA CORTA

Che siano anni duri per l’informazione italiana lo si sapeva già da tempo, è stato detto e ridetto più volte.
Ma si arriva ad un limite di sopportazione, prima o poi.
Quando vedi Vittorio Sgarbi intervistato a “Porta a Porta” dal solito Vespa per un dibattito sulle ultime dello scandalo dei VIP ricattati, accanirsi contro Di Pietro per il suo passato nel pool di mani pulite ti accorgi che c’è qualcosa che non va.
Essere stato uno dei più importanti PM impegnati a ripulire delle sue mele marce la classe politica Italiana durante la sua stagione forse più dura,Tangentopoli, è diventato un crimine?
Particolarità di questa arringa delirante, che il tg2 l’indomani non si è lasciato sfuggire, è la presenza in video di un’aragosta rossa per rendere il tutto ancora più demenziale.

Forse perché gli Italiani sono un popolo dalla memoria corta, forse perché gli stessi politici che siedono oggi a Montecitorio dono gli stessi del ’92, forse perché i media governativi- berlusconiani lasciano sempre maggior spazio alle farneticazioni di Berlusconi, Previti , De michelis e colleghi “mazzettari” sulle presunte persecuzioni perpetrate dalle spietate toghe rosse?

Fattosta che quando si riapre il dibattito per riabilitare la Figura dell’ ”esule” Bettino Craxi ( pensare che credevo fosse latitante, in Tunisia); quando si propone come presidente della Camera quel Giulio Andreotti , imputato per mafia, giudicato colpevole ma prescritto, si capisce che si sta chiaramente facendo del revisionismo su Tangentopoli.

Bisogna smettere di crederla a questi professionisti della menzogna, si corre davvero il rischio di arrivare un giorno a pensare che Craxi fosse una brava persona, come pure Andreotti, …come pure Berlusconi.
Per saperne di più a riguardo l’ultimo libro di Marco Travaglio, “la scomparsa dei fatti “ può tornare molto utile.

4 commenti:

Osteria dei Satiri ha detto...

Purtroppo questa tendenza a dimenticare ed, ancor peggio, a giustificare anche l'ingiustificabile è tipico della nostra Italietta. Sappiamo come farci prendere per i fondelli un pò da tutti: media, Chiesa, ipocrisia parlamentare, falso buonismo delle istituzione etc etc. Amiamo ragionare più per sentito dire che per posizioni razionalmente prese. Il nome di Andreotti come Presidente del Senato è stata proprio la ciliegina sulla torta. Ma la cosa che turba di più è l'assenteismo dell'informazione. della legalità e dell'amore per la cosa pubblica.
Parola d'ordine: INDIGNARSI!

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente il tuo pensiero.

La tendenza a giustificare tutto e tutti con attenuanti ridicole permette di non affrontare mai i problemi reali lasciando a chi è al potere la più assoluta libertà.

Indignamoci, arrabbiamoci e continuiamo a RESISTERE.

laboratorio48 ha detto...

Da segnalare in merito alla discussione è il libro di Marco Travaglio "La scomparsa dei fatti"

Anonimo ha detto...

basta pensare alla pena del falso in bilancio..in America (patria noto del neocapitalismo) si prendono come minimo 25 anni qui in Italia invece?..basta la legge ad personam seguita da un condono edilizio-fiscale ed il gioco è fatto..
Scandaloso!!