25 aprile 2008

L' ANGOLO DI MAC

Prendo a prestito la lettera che il grande Marco Travaglio ha inviato a Beppe Grillo in occasione del Vday2.
Questa riassume, con il taglio giornalistico che solo Travaglio può dare, il male assoluto dell’Italia, che in 15 anni ha divorato informazione e democrazia, e che ci rimanda a quel lontano 1985 quando Bettino Craxi consegnò, con un decreto legge incostituzionale, le tre reti televisive al cavaliere.
Mediaset va smantellata o venduta, Berlusconi può tenere al massimo una rete se vuole continuare a fare politica.
Il lavaggio del cervello mediatico iniziato più di quindici anni fa deve finire!!

"Caro Beppe,prim’ancora che avvenga il V2-Day per un’informazione libera ha già sortito due risultati prodigiosi. Il primo è far riscoprire i valori della Resistenza e della Costituzione al Pd, che ultimamente era piuttosto tiepidino in materia, al punto da voler continuamente riformare la Costituzione con tre forze estranee alla Costituente: il Cainano, la Lega e i post (?) fascisti di An. E’ semplicemente strepitoso lo slancio con cui, all’annuncio del V2-Day a Torino, i vertici del Pd torinese hanno subito organizzato una manifestazione di piazza come non se ne vedevano da anni per il 25 Aprile.Mi ha commosso in particolare l’attivismo resistenziale di uno dei dirigenti locali degli ex-Ds, Stefano Esposito, noto alle cronache torinesi soprattutto per essersi occupato di sale bingo. Mi auguro che venerdì, in piazza San Carlo, riusciremo a collegarci idealmente all’altra piazza, spiegando che il V2-Day è la naturale prosecuzione delle battaglie in difesa della Costituzione. Che contempla, fra l’altro, l’articolo 21, quello sulla libertà d’informazione, il più calpestato in questi anni da destra e anche in parte da sinistra insieme all’articolo 3 (“Tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, senza distinzione di razza, religione” eccetera).Come sai, dei tre referendum per i quali raccoglieremo le firme mi appassiona soprattutto il terzo, che ritengo decisivo in un Paese ancora in gran parte “televisivo”. Se davvero riusciremo - insieme all’abolizione di un ente inutile come l’Ordine dei giornalisti e al disboscamento della jungla di finanziamenti pubblici a giornali finti di partiti veri, a giornali veri di partiti finti, a giornali finti di partiti finti – a radere al suolo la legge Gasparri e le altre che l’hanno preceduta, tutte dettate o scritte direttamente dal Cainano a proprio uso e consumo, faremo saltare il tappo più grosso che imprigiona la democrazia italiana. Lo dico perché penso che questo V-Day riuscirà in pieno solo se non passerà alle cronache come la giornata del vaffanculo ai giornalisti, ma come la fine del regime televisivo che opprime e sfigura l’Italia dagli anni 80. Ancora 15 anni fa, il Cainano avrebbe perso sonoramente le elezioni, se avesse detto ai suoli elettori “Di Pietro mi fa orrore” e “Mangano è un eroe”. Infatti nel ’94 vinse inneggiando a Di Pietro, a Falcone e a Borsellino. Il 13 aprile, invece, dopo 15 anni di bombardamento a reti unificate, ha stravinto beatificando Mangano e maledicendo la magistratura.Il V2-Day, almeno per come lo vedo e lo auspico io, dovrà rimuovere il macigno “di sistema” che blocca la libertà d’informazione. E dovrà dare la sveglia ai giornalisti, perché riscoprano i valori profondi della propria missione: per esempio, il dovere di dare tutte le notizie. Perché il problema in Italia sono anche i politici, gli editori e certi direttori. Ma soprattutto il problema sono i giornalisti, che spesso si autocensurano prim’ancora che qualcuno li censuri. Come diceva Leo Longanesi: “In Italia non è la libertà che manca: mancano gli uomini liberi”. Aiutiamoli, aiutiamoci a esserlo tutti dal 25 aprile in poi." Marco Travaglio

7 commenti:

Anonimo ha detto...

ad esser sincero ormai beppe grillo credo stia cavalcando un onda che non ha più una marcata ideologia..
molta gente dei meet-up non è politicamente schierata..e anche se lo fossero, sarebbero gruppi eterogenei di destra - centro e sinistra..mi chiedo allora che senso ha un riferimento alla costituzione in queste formazioni sociali che non si riconoscono in una determinata ideologia..bha..

Anonimo ha detto...

In parte d'accordo.
In parte perchè sono d'accordo sul fatto che l'effetto che crea beppe sia quello di alimentare l'astensione. O comunque quello di creare un'avversità diffusa per la classe politica, il che non è produttivo.
Preferirei che come effetto creasse partecipazione, coscenza civica, solidarietà.
In parte non d'accordo perchè effettivamente non esiste solo destra, centro, e sinistra, soprattutto in un momento come questo che vede un livellamento delle differenze programmatiche tra gli schieramenti.
Non schierarsi di qua o di là potrebbe quindi anche essere condivisibile, se accompagnato da un'azione propositiva che per ora latita un pò.

Anonimo ha detto...

non volevo scatenare un dibattito su beppe grillo ma semplicemente riportare un estratto di "giornalismo serio" che in Italia latita da un bel pò.
però qunado dite cazzate permettetemi di dissentire.
la costituzione non è, e non deve essere un riferimento per determinate formazioni sociali o politiche, ma bensi' per tutti gli Italiani. la costituzione è un contenitore di principi e valori ed, in quanto contenente appunto valori e principi, appartiene a tutti gli Italiani che devono servirsene quando diritti come la libertà di informazione vengono messi in pericolo. se dei cittadini stufi dei partiti sordi ed immobili, decidono di rivendicare quel determinato diritto appellandosi alla costituzione calpestata non solo è un loro diritto ma è anche un segnale di vera coscienza civile.
la costituzione non è stata fatta per i partiti ma per gli italiani.
quando invece baga mi dici che grillo alimenta l'astensione posso anche esser d'accordo con te, ma non puoi negare il fatto che la partecipazione popolare ora c'è (più di un milione di firme in un giorno e 60.000 persone solo in piazza san carlo a Torino) e piano piano si sta aaopendo quel disinteresse che proprio noi cerchiamo di arginare con le nostre iniziative.
guerdate il blog di grillo ogni tanto, non aspettate che sia la tv ad informarvi su di lui e le sue iniziative.
bisogna iniziare a perdere l'abitudine di pensare che la politica la possano fare soltanto i partiti. grillo la politica la fa e anche bene( 3 proposte di legge e 3 referendum in poco più di sei mesi) a mio avviso!!

Anonimo ha detto...

Si mac io sono d'accordo infatti con quello che dici, solo che lamento per ora una manifestazione di dissenso generalizzata da parte di grillo, senza prese di posizioni nette. Mi spiego. Le proposte di referendum di Grillo sono lodevoli, discutibili, e accettabili. Il paradosso esistente è che lui insiste a dire che è un comico. Manca una presa di posizione netta capisci. Non si può pensare che ogni volta si debbano portare milioni di persone in piazza per fare una legge. Per questo è stata creata la democrazia rappresentativa.
Le sue idee sono pienamente condivisibili, ma insistere con la storia del comico non regge perche il suo impegno si è sviluppato. Io rimango alla finestra dato che ha deciso di presentare delle liste alle elezioni, se questo impegno attivo si concretizzerà sarò il primo a considerarlo nel dibattito politico.

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente il pensiero di Baga, totalmente...
E credo anche che solo presentandosi a delle elezioni grillo potrà misurarsi con la sua gente.
Penso personalmente che il referendum su una cosa oggettivamente giusta non sia in realtà un metro di giudizio sull'efficacia politica di una persona.
Ad esempio credo che se Ferrara avesse fatto un referendum o una raccolta firme contro l'aborto avrebbe ricevuto molti piu voti di quelli che ha ricevuto alle elezioni. Invece ha rischiato, e ha preso lo 0,3 per cento.
Pur odiando Ferrara, riconosco che alle ultime elezioni si è messo molto più in gioco che Grillo che fa giustamente Politica ma non si rapporta mai realmente con l'elettorato. Anzi, in Sicilia l'ha fatto... e ha preso una batosta colossale seppur abbia raccolto nei suoi referendum un sacco di voti.
Questo dato dovrebbe farci riflettere...
TEGA

Anonimo ha detto...

Dovrebbe anche farci riflettere la cronica incapacità di Tega nel postare commenti :-)

Anonimo ha detto...

e comunque rimane confermata uno degli assunti della politica, in special modo italiana, secondo cui fare opposizione è molto più facile che governare..
tommy