10 settembre 2007

MEMORIA E LEGALITA'

Sabato siamo stati invitati a partecipare al congresso regionale dell’Unione degli Studenti-ReDS svoltosi a Mestre. Per noi è stata un’occasione per presentare la nostra realtà ma soprattutto per confrontarci con altri giovani che non hanno scelto la facile strada del disimpegno o del qualunquismo ma si sono rimboccati le mani per provare a cambiare qualcosa. Siamo stati piacevolmente colpiti da come le nostre sensibilità siano così simili, segno evidente che tra i ragazzi sta crescendo un forte sentire comune.
Legalità, antifascismo e rispetto della Costituzione dunque come valori assoluti. Riportiamo, e condividiamo, parte del documento politico che è stato discusso al congresso.

e. Nati dalla Resistenza, difendiamo la Memoria, pratichiamo l’Antifascismo
Preoccupante è, a nostro parere, la forte rinascita dei movimenti di estrema destra, che acquistano consensi e rappresentatività con grande velocità. L’azione di questi movimenti apertamente neofascisti e xenofobi si riscontra ad ogni livello della politica: mentre a Roma i coordinatori nazionali attentano alla Costituzione, sui territori i militanti si cimentano in azioni violente e tipicamente fasciste.
Nella nostra regione, dove gli estremismi violenti hanno sempre avuto un gran seguito, questo problema non può essere sottovalutato: è necessaria una netta contrapposizione a questo nuovo emergere del fascismo che dietro ad una democrazia di facciata cela scontri sempre più frequenti tra giovani e frasi degne del ventennio.
Per contrastare un pensiero che mette in pericolo la democrazia e fa riemergere vecchi contrasti sociali, ormai inattuabili con una società globalizzata e mondiale come la nostra, l’Unione degli Studenti Veneto – ReDS crede sia necessario promuovere una politica fatta di rispetto e pace deve essere il punto di partenza per ogni nostra iniziativa.
L’anniversario della Liberazione deve essere una di quelle date da evidenziare nel diario della nostra associazione e di ogni studente in Veneto. Questo non perché il 25 Aprile le scuole sono chiuse ma in quanto tappa fondamentale della storia del nostro Paese. Una data che non è passata ma che ogni anno deve vivere nelle nostre scuole. In questi due anni ci proponiamo di portare avanti un percorso già iniziato insieme a SPI e ANPI perché la memoria storica non sia un optional nei programmi delle nostre scuole e perché in sempre più scuole vengano inseriti progetti su questo argomento.

g. Noi non baciamo le mani
Siamo coscienti, e riteniamo importante rendere sensibili tutti gli studenti delle nostre scuole, rispetto al problema della mafia in Italia, così poco considerato da molti ragazzi della nostra regione che, sentendosi molto lontani da questa realtà, considerano il fenomeno mafioso come una questione esclusiva del Sud Italia. Riteniamo importante attivarsi su questo tema, affinché non venga più considerato qualcosa di lontano ma un problema di legalità che tocca l’economia e la politica dell’Italia intera.Per fare ciò è fondamentale far conoscere l’esperienze di chi ogni giorno vive la criminalità di stampo mafioso e di coloro che si battono per eliminarla; ricordare inoltre i personaggi che hanno dedicato la loro vita all’antimafia, è necessario per non vanificare i loro sforzi e dare forza a coloro che credono in questa lotta .

Nessun commento: