22 settembre 2007

BUONI O CATTIVI...MAESTRI

Nella società di oggi esiste un'opportunità per la gente che solo uno o due decenni fa non esisteva, la gente oggi hai i mezzi per poter dire apertamente quello che vuole; internet, radio, TV: ormai la gente è entrata a far parte dei mezzi di comunicazione, talk show, reality show e varietà che pongono al centro del programma il "Signor e la Signora Rossi" ne sono l'esempio. Tuttavia c'è da dire che il mezzo di comunicazione affascina, abbaglia, e agli occhi della moltitudine infonde importanza, "divinità" , a coloro che lavorano e sono attori del mezzo per il semplice fatto di essere trasemssi su scala universale. Non è importante cosa fai e perche lo fai, l'importante è essere lì all'interno di quello schermo.
Ecco perchè il più delle volte la gente comune non sfrutta a pieno tutte le potenzialità del mezzo ma si limita ad avere un ritorno personale, quasi effimero; il che al giorno d'oggi puo essere visto come una colpa, ma non è su questo che pongo l'attenzione.

I professionisti che ogni giorno sono a contatto e formano il mezzo, si dividono in intrattenitori e informatori; pace se l'intrattenimento in TV non intrattiene a mio avviso più di tanto, ma peccato davvero se l'informazione non informa come dovrebbe.

Al di là delle costrizioni editoriali che abbiamo già trattato nel corso della nostra attività durante il nostro primo anno e mezzo (vedi questioni Luttazzi, Biagi, Santoro, Guzzanti) qui Mauro Mazza dà un visione quasi istigatrice di Beppe Grillo. Ma come si può affermare che il fenomeno Grillo nasce "con un colossale Vaffa"?? Il Sig. Mazza quale direttore del tg 2, quindi nel ruolo di informatore del mezzo di comunicazione, come può ignorare che il fenomeno Beppe Grillo è nato nel 2005 con la creazione del famoso blog? E come può ignorare che la manifestazione del V-day è solamente la concretizzazione di anni di attività che partono dai lontani primi anni '90?? Un umilissimo consiglio potrebbe essere quello di leggere la pagina di Wikipedia relativa al comico. Mazza prosegue dicendo che "in Italia c'erano cattivi maestri che additavano come nemico, un commissario, un giornalista, un magistrato" e che, volenti o nolenti, suscitavano il desiderio di qualche pazzo di premere il grilletto. Ora, dal criticare qualcuno a parole per qualche suo peccato, al generare la necessità di passare all'azione pratica, ci passa un mare. Esistono una serie di processi mentali e non, una serie di cause e motivazioni che sono strettamente personali e nessun mezzo di comunicazione credo abbia la forza per saltare e sostituirsi a questo processo.

Cosa dovremmo dire del caso Cogne? qualcuno per caso ha ammazzato la Franzoni, additata da ogni media esistente e sottoposta a pressioni quotidiane? E Garlasco? qualcuno sta per premere il grilletto sul fidanzato?

Forse i cattivi maestri dei mezzi di comunicazione sono altri.



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